Ps San Martino. L'ospedale ammette: "Situazione di disagio e insufficiente decoro"
di Michele Varì
Telenord in possesso di due documenti che confermano i disagi definiti "Fake News" dal Policlinico
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Clamoroso doppio autogol dell'Ospedale San Martino sulle condizioni dei malati del pronto soccorso: se da una parte con un comunicato ufficiale e una conferenza stampa di tutto il gotha del policlinico ha definito "fake news" e smentito quanto scritto da Telenord il 5 gennaio mettendo all'indice con nome e cognome il cronista "colpevole" di avere firmato l'articolo, in due disposizioni interne di cui Telenord è riuscita ad entrare in possesso, la stessa direzione dell'ospedale ammette con dovizia di particolari ed aggettivi le precarie condizioni del reparto parlando di "cronico sovraffollamento" e di "situazione di disagio e insufficiente decoro".
Ma allora se lo ammettono e lo scrivono anche loro perché hanno gridato alle fake news quando è stato scritto da Telenord?
Ma entriamo nei dettagli.
Nel primo dei due documenti interni protocollati del San Martino, datato 6 dicembre 2019, quasi un mese prima dell'articolo di Telenord, il dirigente del dipartimento di emergenza e accettazione Angelo Gratarola in una nota di servizio diffusa per organizzare il lavoro in vista delle festività di fine anno nel parlare del suo reparto dice: "In considerazione del cronico sovraffollamento della degenza dell'area medica critica che rende frequentemente difficoltoso il trasferimento in tempo reale dei pazienti che quivi devono essere ricoverati nelle sale del pronto soccorso".
Notare il "cronico sovraffollamento", che era smentito in modo secco dopo il nostro articolo, ma qui confermato.
Ma il documento più importante, e verrebbe da dire quasi imbarazzante per la direzione dell'ospedale che si è indignata per i toni del reportage del nostro articolo, è però quello del 28 gennaio di quest'anno.
Sono passati 26 giorni dall'articolo che ha fatto scoppiare una bomba nella direzione del policlinico e irritato anche i vertici della Regione Liguria, un'istituzione che che dal giorno della conferenza stampa di smentita dell'ospedale non invia più le email a Telenord.
Nella nota interna che illustra i cambiamenti avviati nel pronto soccorso, non casualmente decisi dopo il reportage di Telenord, il direttore operativo Alessandra Morandi scrive:
"Nella citata area degenziale verranno posizionati n.16 pazienti, che sino ad ora sarebbero rimasti nel corridoio del Pronto Soccorso 1° piano "in situazione di oggettivo grave disagio e di insufficiente decoro personale".
Quell'"insufficiente decoro personale" che era al centro dell'articolo denuncia di Telenord e allora smentito con indignazione dal direttore generale dell'ospedale Giovanni Ucci oggi viene ammesso e messo per iscritto dal direttore del reparto.
Abbiamo chiesto spiegazioni di questi due documenti all'azienda ospedale San Martino, ci è stato risposto che si tratta di documenti "superati dall'apertura della nuova area" al pronto soccorso. Certo, ora forse sono documenti superati, perchè dopo l'eco e le polemiche del nostro articolo il San Martino è intervenuto e ha scovato altri posti per le barelle al primo piano del pronto soccorso trasferendo alcuni letti della rianimazione al Monoblocco, ma il 5 gennaio, giorno della pubblicazione del reportage, non era così, ed per questo che allora non è stato corretto definirlo una fake news.
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