Romeo replica a Telenord: "Il Pd è casa mia, ma confermo la disponibilità per la Regione"
di Gilberto Volpara
Il presidente del Municipio Valpolcevera nega un cambio di casacca e rilancia la sua proposta
È il co-protagonista della prima polemica sulle candidature del centro sinistra verso le elezioni regionali d’autunno. Tutto quando, ancora, manca il nome del candidato presidente. La guida del Municipio Valpolcevera, Federico Romeo, replica a Telenord. Lo fa dopo l’indiscrezione giornalistica che una sua esclusione dalle liste del Pd lo porterebbe a un cambio di casacca cedendo, così, alle offerte del centro destra più moderato. Questo a seguito della presa di posizione di circoli e sindaci della sua valle in favore di una candidatura unica del territorio polceverasco che secondo i firmatari del documento pubblicato da Telenord - telenord.it/elezioni-ecco-il-documento-sul-caso-valpolcevera-e-se-romeo-cambiasse-casacca-76899 – dovrebbe essere rappresentata dal consigliere uscente Armando Sanna. Romeo risponde dalle vette dolomitiche nelle ultime ore di vacanza e lo fa per rimarcare che l’eventualità di un addio al Pd è del tutto fuori luogo.
Presidente, anche in caso d’esclusione, lei resterebbe nel Pd?
“Pensare che un nativo Dem come il sottoscritto, già a 13 anni impegnato a servire ai tavoli delle Feste dell’Unità, possa lasciare la sua casa politica è soltanto frutto di un colpo di sole. Sono orgoglioso della mia storia e la rivendico, un’eredità che giunge dalle esperienze di Margherita e Ds. Respingo al mittente ogni simile eventualità di trasloco politico. Il Pd è casa mia”.
Al tempo stesso, però, non pare disponibile a fare un passo indietro dopo il documento firmato da alcuni esponenti del Pd attivi in Valpolcevera?
“No, ma poi perché dovrei farlo? Ribadisco la mia disponibilità, senza imposizioni, a una candidatura alle prossime elezioni regionali se ritenuta utile dalla segretaria. L’ho fatto, anche, ieri sera nella riunione del coordinamento metropolitano e ribadisco che la questione della incompatibilità degli incarichi non rappresenta una criticità. Parlo, inoltre, in qualità di presidente dell’assemblea provinciale Pd: il vero tema è rendere la lista più competitiva possibile, non i personalismi. Bisogna vincere le elezioni. Ancor prima, necessario chiudere sul candidato presidente”.
Quale valutazione sul documento in cui i suoi colleghi di partito valligiano esprimono la necessita di una candidatura unica esprimendole stima e ritenendola fondamentale nella partita per il sindaco di Genova?
“Mi ha lasciato perplesso che si pensi, ora, alle amministrative del capoluogo. C’è solo un’urgenza, vincere la Regione e far ripartire la Liguria su aspetti fondamentali come infrastrutture, trasporti, sanità. Dunque, c’è poco da dire: io sarò impegnato in prima linea affinchè il Pd possa tornare al governo della Regione e lo farò al fianco della mia comunità politica".
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