San Martino di Licciorno, un fragile tesoro nascosto dell'entroterra
di Chiara Sivori
Grazie ad un gruppo di volontari, un'antica pieve diroccata immersa nei boschi di Sopralacroce (Borzonasca) è diventata una piccola "star"
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Da circa quattro anni, il paese di Sopralacroce è diventato una tappa molto richiesta dagli escursionisti che frequentano i sentieri tra Borzonasca e il monte Aiona. Il motivo? La riscoperta dell'antica chiesetta di San Martino di Licciorno, una suggestiva pieve diroccata immersa nei boschi che è diventata un piccolo fenomeno social grazie all'impegno e alla passione di un gruppo di volontari del posto, la Compagnia di San Martino.
Una delle anime dell'iniziativa è Alice Signaigo, che gestisce la struttura ricettiva "Le case di Alice" a Sopralacroce. Il suo lavoro e quello degli altri volontari ha reso la chiesetta di San Martino il fulcro di manifestazioni che negli anni scorsi hanno portato moltissimi visitatori nel piccolo paese di Sopralacroce, come la sagra della Baciocca e la festa in costume "Medioevo e mistero a San Martino di Licciorno"." Per la festa abbiamo organizzato una serie di spettacoli teatrali lungo il sentiero che porta da Sopralacroce all'abbazia di Borzone, passando per San Martino", racconta Alice. "All'ultima edizione hanno partecipato più di mille persone". Quest'anno, viste le difficoltà causate dal Covid 19, la festa non si farà, ma l'impegno dei volontari per San Martino non si è fermato: puliscono il sentiero che porta ai ruderi della chiesetta, controllano regolarmente in che condizioni è il sito e continuano a diffondere la sua storia e le sue foto su tutti i canali social.
L'attività di promozione di San Martino ha portato lontano questo angolo di Liguria. "Nel 2018 siamo arrivati al 99simo posto su più di 37mila siti in tutta Italia nella classifica dei "Luoghi del cuore FAI", racconta Alice. "E' stata proprio una bella soddifazione".
Purtroppo, San Martino di Licciorno è un bene fragile, che necessita di urgenti interventi di manutenzione. "Ci piacerebbe moltissimo creare un "eco-museo" incentrato su San Martino", spiega Alice. "C'è una bozza di progetto elaborata da alcuni volontari e professionisti che hanno preso a cuore la chiesa, ma servono fondi per realizzarla. In più, ci sarebbe bisogno di almeno 150mila euro per la messa in sicurezza del sito, che ha davvero necessità di un intervento conservativo in tempi brevi. Sono iniziative che richiedono investimenti importanti, non possiamo prendercene carico noi volontari".
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