Sanremo: premio letterario Casinò al genovese Claudio Paglieri per "Il conte Attilio"

di Stefano Rissetto

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Terzo riconoscimento dopo il Bancarella Sport nel 2005 e il NebbiaGialla nel 2014. A Pupi Avati il premio alla carriera

Sanremo: premio letterario Casinò al genovese Claudio Paglieri per "Il conte Attilio"

I Promessi Sposi colpiscono ancora. Claudio Paglieri, genovese, 57 anni, scrittore e giornalista al "Secolo XIX", nel privato appassionato podista e cicloamatore (nella foto), vince infatti la decima edizione del Premio Letterario Internazionale Casinò di Sanremo - Antonio Semeria per la sezione narrativa con il romanzo "Il Conte Attilio" (Giunti), imperniato sulla figura di un personaggio minore del capolavoro manzoniano, il cugino di don Rodrigo che innesca per futile scommessa il diabolico meccanismo del sabotaggio delle nozze tra Renzo e Lucia.

Già autore umoristico e satirico, cultore del fumetto (ha scritto monografie su Tex Willer e Dylan Dog), artefice della saga di gialli del Commissario Luciani, figura non improbabilmente autobiografica data la passione per la corsa, Paglieri non è al primo riconoscimento: ha infatti vinto il Bancarella Sport nel 2005 per "Domenica nera" e il NebbiaGialla nel 2014 per "L'enigma di Leonardo".

Nella sezione saggistica si è imposto il segretario generale della Curia di Bergamo, monsignor Giulio Dellavite, con "Elogio della normalità" (Mondadori).

Il Gran Trofeo premio alla carriera è andato a Pupi Avati, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico che al mondo del gioco ha dedicato il dittico "Regalo di Natale" e "La rivincita di Natale", due pellicole girate a distanza di ben diciott'anni con gli stessi attori, cresimando in ruoli drammatici due attori che fino al primo film avevano condotto una dignitosa carriera da caratterista comico come Diego Abatantuono e Carlo Delle Piane.

Infine i due Gran Trofei alla Saggistica sono stati assegnati a Carlo Micciché e Marina Valensise.

"Il decennale di un premio - commenta il presidente e ad del Casinò, Gian Carlo Ghinamo - con il suo ricco albo d'onore, sancisce l'impegno profuso per creare un momento culturale capace di aggregare grandi scrittori, saggisti e appassionati cultori dell'arte dello scrivere, di farli confrontare su valori comuni".

Il premio è stato intitolato a Antonio Semeria, amministratore pubblico ed editore, mancato nel 2011 e che, nominato Presidente del Casinò negli anni '80, aveva promosso i "I Martedì Letterari", riprendendo la tradizione de "I Lunedì letterari" a suo tempo ideati da Francesco Pastonchi.