Villa Croce riapre con l'esplosione di luce e colori di "Sirotti e i Maestri"
di Giulia Cassini
La mostra prodotta dal Comune di Genova con l'assessore Barbara Grosso e la curatrice Anna Orlando
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"Sirotti e i Maestri "è la mostra, prodotta dal Comune di Genova, parte di un progetto legato al ricordo del grande artista scomparso nel 2017, che la famiglia ha affidato ad Anna Orlando.
Il Comune di Genova riprende così la sua attività culturale, con un importante appuntamento in un museo di primaria rilevanza come Villa Croce, restituito alla piena fruizione del pubblico; e nessun artista poteva essere più adatto di Raimondo Sirotti a riaprire con entusiasmo le porte della cultura genovese, con la sua positività contagiosa. Da venerdì 19 giugno a domenica 13 settembre sarà possibile visitare l'esposizione ben caratterizzata e fruibile da tutta la famiglia grazie alla partecipazione degli studenti genovesi tramite l'installazione "Fogli che diventano Foglie" e alla grande capacità di storytelling del percorso ricreato tra sezioni semplici da analizzare nonostante la pregnanza culturale e lo spessore dei rimandi approntati nelle diverse sale.
Il verde accoglie il visitatore dall'antipasto del bel parco che abbraccia Villa Croce sino ai punti di tangenza tra Edoardo Sanguineti e Sirotti dal sonetto dedicato al colore simbolo della speranza sino alla tela del maestro di Bogliasco "Vedo Verde". Altra cromia protagonista nelle opere di Sirotti, così come nella bellezza naturalistica di tutta la Liguria, il giallo che è ben rappresentato dal trittico del 1996 "Brezza tra le ginestre". Vere sorprese l'esperienza dell'oscurità rotta dalla proiezione delle "Ninfee" di Monet che dialoga coi dipinti del maestro e la sala "Sirotti Pop" dove una serie di tele dedicate ai fiori è messa in relazione con "Flowers" di Andy Warhol. Si arriva poi a "Sirotti e i Maestri della Pittura genovese" con rimandi ad artisti del Novecento (come Antonio Discovolo o Plinio Lomellini oancora Sexto Canegallo) o il periodo d'oro di Genova. Per quest'ultimo si intende il Barocco attraverso diverse reinterpretazioni: dalla rievocazione del 1995 degli affreschi di Giulio Benso per la chiesa dell’Annunziata agli omaggi dedicati ad Anton Maria Vassallo o Alessandro Magnasco fino alla tela di Sirotti dalle collezioni della Camera di Commercio con Trionfo di David da Valerio Castello.
La soddisfazione è evidente vista la doppietta messa a segno dall'amministrazione della riapertura e di una mostra di indiscutibile qualità. "Un altro museo di primaria importanza torna ad essere visitabile dai cittadini -commenta l'assessore alle Politiche Culturali e Politiche dell'Istruzione Barbara Grosso- e lo fa proprio con quel mondo di luce, colori, positività ed energia che contraddistingue la ricerca artistica di Raimondo Sirotti". Di fatto, come ha scritto la curatrice Anna Orlando nel saggio che apre il catalogo della mostra, "l’intento è quello di accompagnare il visitatore da una Villa Croce letteralmente invasa dal profumo dell’opera di Sirotti al suo intimo universo creativo".
La realizzazione dell’allestimento è stata condotta, in base alle idee curatoriali, con la collaborazione di Francesca Serrati, conservatore del museo, e con lo Studio Sirotti architettura e design del figlio del maestro, Riccardo Sirotti.
ll catalogo, curato da Matteo Fochessati e Anna Orlando è Sagep per accompagnare l’evento espositivo e vede coinvolti, oltre ai curatori, altri storici dell’arte (Grazia Di Natale, Marco Goldin e Giulio Sommariva).
Orari: da giovedì a venerdì 14/18; sabato e domenica 10/18
Biglietti: museo €5, ridotto €3
Si raccomanda la prenotazione del biglietto online su TICKETONE (servizio di prevendita euro 1.50)
Altre informazioni cliccando qui.
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