Stati Uniti, i produttori di carta chiedono a Trump di fare pressione sull'Unione Europea

di Sagal

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Un altro tassello delle sempre più complicate relazioni tra le due sponde dell'Atlantico

Stati Uniti, i produttori di carta chiedono a Trump di fare pressione sull'Unione Europea

L'industria statunitense della carta e della cellulosa sta facendo pressione sull'amministrazione Trump affinché chieda all'Unione Europea di riconoscere gli Stati Uniti come un Paese esente da deforestazione. Questo status semplificherebbe il rispetto delle nuove normative ambientali europee che entreranno in vigore a dicembre, vietando le importazioni di prodotti legati alla distruzione delle foreste.

Normativa UE - La politica dell’UE contro la deforestazione, inizialmente prevista per il 2023 ma posticipata di un anno dopo le proteste di partner commerciali come Brasile, Indonesia e Stati Uniti, imporrà severi requisiti di tracciabilità sulle importazioni. Le aziende dovranno dimostrare che i loro prodotti non contribuiscono alla distruzione delle foreste, pena multe o il blocco delle merci.

Le richieste USA - "Un rinvio non risolve le nostre preoccupazioni riguardo ai requisiti complessi e agli ostacoli tecnici della normativa", ha dichiarato Heidi Brock, CEO dell'American Forest and Paper Association (AF&PA). Brock sostiene che la legge imporrebbe "obblighi costosi e inutili" alle aziende statunitensi e ha sollecitato Trump a negoziare con Bruxelles per garantire agli USA un riconoscimento speciale.

Livelli di rischio - La legge UE classifica i Paesi in tre categorie: alto, standard e basso rischio. I prodotti provenienti da Paesi a basso rischio avranno controlli meno rigidi, ma dovranno comunque rispettare obblighi di due diligence. Tuttavia, non esiste una categoria che esenti completamente un Paese dal rispetto della normativa, nonostante alcuni parlamentari europei abbiano proposto l'introduzione di una classificazione "senza rischio".

Risposte istituzionali - La richiesta dell'AF&PA va oltre la posizione espressa da Howard Lutnick, scelto da Trump per guidare il Dipartimento del Commercio, che si è limitato a chiedere il riconoscimento degli USA come Paese a basso rischio. Al momento, la Commissione Europea e gli enti governativi statunitensi non hanno rilasciato dichiarazioni ufficiali sulla questione.

Implicazioni per il commercio - La normativa colpirà le importazioni di prodotti come legno, soia, caffè, cacao, gomma e olio di palma, imponendo la tracciabilità delle filiere per evitare la deforestazione. Secondo Global Witness, nel 2021-2022 la deforestazione legata alle importazioni dell’UE ha generato almeno 120 milioni di tonnellate di emissioni di CO2, spingendo Bruxelles ad adottare una regolamentazione più severa per proteggere le foreste globali.

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