Torna Electropark: l'edizione 2021 si apre con un'installazione di John Giorno
di Edoardo Cozza
Una tela a scala monumentale del pittore e poeta fa da copertina agli eventi che si terranno tra Palazzo Ducale e altri angoli di Genova
Una grande tela site-specific dal fondale arcobaleno installata nel Cortile Maggiore di Palazzo Ducale, realizzata da una delle figure chiave della beat generation e dell’avanguardia newyorkese. È “We Gave a Party for the Gods and the Gods All Came” di John Giorno a dare il via, giovedì 10 giugno alle 19.30, alla stagione 2021 di Electropark, festival di musica elettronica di Genova che unisce le performing arts all’innovazione culturale. In programma a Genova da giovedì 10 a domenica 13 giugno, il “Grand Opening” di Electropark vede dieci artisti nazionali e internazionali protagonisti di sei dj set, quattro installazioni, tre degustazioni, un reading e un talk tra Palazzo Ducale, la Darsena, Prè e il Sestiere del Molo. L’opera di John Giorno, scomparso nel 2019, è installata a Palazzo Ducale in collaborazione con l'istituzione culturale genovese e il Festival Internazionale di Poesia "Parole spalancate” ed è prodotta da Apalazzogallery (Brescia) e dalla John Giorno Foundation di New York.
Un’inaugurazione di impatto, suggestiva e dai toni rainbow, per richiamare l’importanza delle diversità nella crescita culturale della società moderna. «Cominciamo la stagione 2021 – racconta Alessandro Mazzone, direttore di Electropark – con un “Grand Opening” in pieno stile Electropark, composto da un ricco programma di eventi dal vivo che ibrida linguaggi, formati e generi differenti tra dj set, talk, reading, degustazioni e installazioni che, partendo dalla musica elettronica, mettono al centro concetti come ricerca, contaminazione e inclusività. John Giorno – prosegue – ha combattuto fin dagli anni Ottanta per i diritti delle comunità LGBTQ+ e poter cominciare, nel 2021, la stagione di Electropark con una sua installazione così imponente e significativa è un prestigio, in tutti i sensi, e colloca Genova tra le città contemporanee d’Europa». Inaugurata giovedì 10 giugno alle 19.30, “We Gave a Party for the Gods and the Gods All Came” di John Giorno, poeta e artista statunitense di origini italiane (il padre dalla Basilicata e la madre di Montebruno, nell'entroterra ligure), sarà nel Cortile Maggiore di Palazzo Ducale fino a settembre.
«Con questa iniziativa - aggiunge Serena Bertolucci, direttrice di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura - Genova e Palazzo Ducale abbracciano i temi del contemporaneo, di livello internazionale, di grande qualità, attualità e sintesi dando valore a una proposta che è nel suo insieme multimediale, multilingue e multidisciplinare e proprio per questo estremamente adatta per aprire nuove visioni e nuove possibilità di avvicinamento all’arte e alle arti».
Il “Grand Opening” di Electropark, che rappresenta anche la chiusura della stagione 2020-2021, è sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo con il bando Performing Arts e prevede quattro giornate di musica dal vivo, arte contemporanea e incontri, in programma nel cuore del Centro Storico tra Palazzo Ducale, la Darsena, Prè e il Sestiere del Molo. «Abbiamo declinato il tema “Timeless” in ottica multidisciplinare – racconta Anna Daneri, co-direttrice artistica – portando nel Centro Storico di Genova anche una serie di installazioni di livello internazionale. Oltre a “We Gave a Party for the Gods and the Gods All Came” di John Giorno, prima realizzazione in scala architettonica della serie dei Poem Paintings iniziata dal poeta negli anni Settanta, il pubblico di Electropark può assistere a tre installazioni che offrono un punto di vista unico su ricerca musicale e ibridazione di linguaggi. Come “Between the translucent and the blue” di Simona Barbera, installazione sonora con una forte componente scultorea, inizialmente concepita per la Lydgalleriet a Bergen, che si concentra sulla vicinanza uditiva tra soggetto e spazio e che sarà visitabile al Luzzati Lab, grazie alla collaborazione del Teatro della Tosse, fino al 15 giugno. O come le due in programma domenica 13 giugno a Villa del Principe: “Phonomap”, una mappa sonora del territorio italiano e “Non esistono più le quattro stagioni” di Milotta e Donchev, installazione audio che, attraverso la manipolazione temporale e spaziale delle Quattro stagioni di Vivaldi, ridisegna una percezione sonora dissonante ma consona ai cambiamenti climatici, di cui sarà esposta per la prima volta anche la partitura».
L’edizione 2021 di Electropark, dal tema “Timeless”, si divide in tre sezioni: oltre il “Grand Opening” dal 10 al 13 giugno, “Fish & Djs” dal 25 giugno al 30 luglio e una terza, in calendario da settembre a dicembre. «Torna l’appuntamento con Electropark, il festival di musica elettronica e sperimentazione artistica a livello internazionale, che quest’anno compie 10 anni. L’edizione 2021 coinvolge il cuore del centro storico, tra Palazzo Ducale, Darsena, Prè e Sestiere del Molo.
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