Turismo in Liguria, in crescita i viaggiatori italiani ma crollano gli stranieri
di Redazione
Il settore prova a ripartire, segnali incoraggianti soprattutto nei weekend a luglio
In Liguria buoni i flussi di turisti italiani, che hanno scelto di passare qualche giorno di vacanza, soprattutto nei weekend di luglio, alla ricerca di tranquillità e lontani dal caos delle città, sia in riviera sia nell’entroterra, mentre ancora sotto tono il turismo straniero, a causa delle incertezze dettate dalla pandemia e la diffidenza a spostarsi se non rimanendo vicino a casa. E’ quanto afferma Coldiretti Liguria, su monitoraggio di Terranostra Liguria, sottolineando che a livello nazionale il mese di luglio senza stranieri in vacanza è costato più di 3 miliardi al sistema turistico per le mancate spese nell’alloggio, nell’alimentazione, nei trasporti, divertimenti, shopping e souvenir. Lo scorso anno in Liguria erano stati registrati oltre 340mila arrivi (e 1 milione di presenze) di cittadini stranieri per il solo mese di luglio, mentre quest’anno con la diffusione del coronavirus i numeri sono inferiori a causa delle preoccupazioni e dei vincoli resi necessari per affrontate l’emergenza, secondo l’analisi Coldiretti su dati Bankitalia.
“Quest’anno la scelta di una vacanza più locale, che non comporta grandi spostamenti, - afferma il Presidente di Terranostra Liguria Marcello Grenna - coinvolge una fetta importante di italiani che in Liguria si sono concentrati specialmente nei weekend di luglio segnando un lento ma incoraggiante aumento, che speriamo venga confermato nel mese di agosto e in quelli successivi. Purtroppo invece le presenze straniere sono ancora inferiori rispetto al passato, anche se presso i nostri agriturismi non sono mancati turisti francesi, svizzeri e tedeschi, il che sottolinea come questo genere di strutture svolgano un ruolo centrale per la vacanza 2020, garantendo più facilmente il rispetto delle distanze sociali grazie alla presenza di ampi spazi all’aperto e contribuendo inoltre ad evitare il pericolo di affollamento in riviera. Infatti gli agriturismi, spesso situati nell’entroterra in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola, sono forse i luoghi dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche”.
“E’ sicuramente una stagione fuori dalla norma – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – dove i numeri minori di turisti stranieri impatta negativamente, ma positivo è il numero di tutti i viaggiatori italiani che hanno scelto mete come la Liguria con il desiderio di sostenere il turismo nazionale, ma anche per i limiti e le incertezze ancora presenti per le mete estere più gettonate a partire dagli Stati Uniti. Per incentivare il turismo dei prossimi mesi, è indispensabile però facilitare gli spostamenti all’interno della regione: è inammissibile che ci siano ancora fattori che minano le nostre attività, come i disagi registrati sulla rete autostradale, dove corsie uniche e cantieri aperti provocano, code e rallentamenti. Solo così si potrà rimettere pienamente in moto la potente macchina del turismo ligure, trainata, oltre che dalle bellezze paesaggistiche della nostra regione, anche dalle peculiarità enogastronomiche e dalle produzioni tipiche, un patrimonio conservato nel tempo dalle imprese agricole con un impegno quotidiano per assicurare la salvaguardia delle colture agricole storiche, la tutela del territorio dal dissesto idrogeologico e il mantenimento delle tradizioni alimentari”.
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