Unione Europea, nuove regole sulle batterie per trattenere le materie prime strategiche
di Simone Galdi
Classificata come rifiuto pericoloso la black mass da batterie esauste: in arrivo nuovi codici per agevolare l’economia circolare

La Commissione Europea ha aggiornato l’elenco dei codici per i rifiuti da batterie, introducendo novità rilevanti per il riciclo e la gestione della cosiddetta black mass, la polvere ricavata dalla triturazione delle batterie esauste, ricca di materie prime strategiche. L’obiettivo è trattenere questi materiali all’interno dell’economia europea e rafforzare l’autonomia strategica dell’Ue.
Black mass – La modifica principale dell’elenco europeo dei rifiuti riguarda la classificazione della black mass come hazardous waste, ovvero rifiuto pericoloso. Questo materiale, derivato dalla lavorazione delle batterie esauste, contiene metalli critici come cobalto, litio, nichel e manganese. La sua nuova definizione normativa impedirà l’esportazione verso Paesi non Ocse e renderà più rigoroso il controllo sulle spedizioni.
Obiettivi Ue – “La classificazione della massa nera come rifiuto pericoloso garantirà che essa rimanga nell’economia europea”, ha spiegato la Commissione in una nota ufficiale, collegando la misura agli obiettivi del Regolamento sulle batterie. La scelta si inserisce nella più ampia strategia europea per favorire l’economia circolare e assicurare la disponibilità interna di materie prime strategiche per l’industria e la transizione energetica.
Dichiarazioni – Secondo Jessika Roswall, commissaria per l’Ambiente, la resilienza idrica e l’economia circolare, “trattenendo la massa nera più a lungo nell’economia possiamo incrementare il riciclaggio delle batterie e la nostra economia circolare”.
Oneri amministrativi – La nuova classificazione comporterà conseguenze anche sul piano operativo. Le aziende dovranno affrontare maggiori adempimenti amministrativi e più controlli in caso di movimentazione transfrontaliera. L’effetto atteso da Bruxelles è un incremento del trattamento e del riciclo all’interno dell’Unione.
Aggiornamento codici – L’elenco aggiornato dei rifiuti include modifiche anche per altri tipi di batterie. In particolare, saranno classificate come pericolose le batterie esauste al litio, nichel, zinco, sodio-zolfo e le alcaline. Viene inoltre introdotto un codice specifico per le batterie a base di litio provenienti dalla raccolta differenziata dei rifiuti urbani.
Iter legislativo – L’atto delegato della Commissione sarà soggetto a un periodo di due mesi durante il quale Parlamento europeo e Consiglio potranno presentare obiezioni. In assenza di rilievi, il nuovo elenco sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Ue ed entrerà in vigore venti giorni dopo. È previsto un periodo transitorio di 18 mesi per consentire agli operatori di adeguarsi.
Regolamento batterie – Il Regolamento europeo sulle batterie fissa obiettivi vincolanti: entro il 2030 dovrà essere raccolto il 73% delle batterie portatili, mentre per quelle utilizzate nei veicoli leggeri i target sono fissati al 51% entro il 2028 e al 61% entro il 2031. Per quanto riguarda il recupero dei materiali, entro fine 2027 dovrà essere riciclato almeno il 90% di cobalto, rame, piombo e nichel e il 50% del litio. Dal 2031 scatteranno infine obblighi di contenuto minimo riciclato per le nuove batterie immesse sul mercato.
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