Vado Ligure, via alla demolizioni dei vecchi edifici di Tirreno Power
di Edoardo Cozza
Andranno avanti ancora per 18 mesi: smantellati volumi di materiale pari a 18 condomini di 10 piani. Cento le persone impiegate, costeranno 12 milioni di euro
È stato presentato stamani il cantiere avviato da Tirreno Power nella centrale elettrica di Vado Ligure (Savona) per demolire gli edifici legati ai vecchi gruppi a carbone, spenti nel 2014. L'abbattimento vero e proprio è iniziato a novembre, e darà lavoro a circa 100 persone per una durata stimata di 18 mesi. Negli anni scorsi sono già stati realizzati lo smantellamento del parco carbone, della ciminiera (alta 200 metri) e del condotto che portava il combustibile.
I lavori avranno un costo di 12 milioni di euro su volumi pari a 18 condomini di 10 piani ciascuno, per un'area complessiva corrispondente a circa tre campi da calcio. Tra le attrezzature impiegate anche una grande pinza cingolata che effettua tagli a oltre 30 metri d'altezza. All'evento erano presenti il direttore generale di Armofer (società che ha in appalto le attività) Emilio Cinerari e il direttore corporate affairs Tirreno Power Enrico Erulo: "Il mondo dell'energia cambia rapidamente nella direzione della sostenibilità - ha detto Erulo - Tirreno Power ha recentemente creato una nuova struttura chiamata Transizione Energetica con l'obiettivo di sviluppare energia rinnovabile e comunità energetiche".
Presenti anche i sindaci di Vado Ligure e Quiliano Monica Giuliano e Nicola Isetta. "E' una rivoluzione industriale - ha detto Giuliano - una rigenerazione economica di queste aree con la previsione di una conversione produttiva". "Un cambiamento sostanziale - ha aggiunto Isetta - questa fase di cambiamento dev'essere gestita tenendo conto del nuovo mondo".
I gruppi a carbone erano stati spenti nel 2014 su provvedimento della Procura di Savona. L'azienda è a giudizio con l'accusa di disastro ambientale: il processo è ancora in corso.
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