Violenza sessuale, ascoltato il figlio di Grillo: si va verso l'archiviazione?
di Gregorio Spigno
La ragazza ribadisce: "Mi hanno afferrata per i capelli, costretta a bere mezzo litro di vodka e ad avere rapporti di gruppo"

Ciro Grillo, figlio del fondatore del Movimento Cinque Stelle Beppe, è stato ascoltato giovedì scorso da Gregorio Capasso, procuratore della Repubblica di Tempio Pausania (Sassari), e dalla pm Laura Bassani.
Il 21enne è indagato, in concorso con tre suoi amici - Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria -, per violenza sessuale ai danni di una studentessa milanese loro coetanea.
I fatti contestati risalgono al luglio 2019 in un appartamento di Porto Cervo, in Costa Smeralda. Ora la Procura deve decidere se presentare la richiesta di rinvio a giudizio o di archiviazione.
Secondo le ricostruzioni giornalistiche Ciro Grillo avrebbe ripetuto la versione già fornita oltre un anno fa: nessuna violenza sessuale, semmai rapporti di gruppo consenzienti.
Durante l'interrogatorio sarebbero stati poi precisati alcuni dettagli della vicenda, le cui indagini sono state chiuse a novembre 2020.
Secondo gli stralci delle carte dell'inchiesta pubblicati sui siti di Repubblica e Corriere della sera nell'atto d'accusa della Procura la ragazza, una 19enne conosciuta al Billionaire, sarebbe stata "afferrata per i capelli per bere mezzo litro di vodka e costretta ad avere rapporti di gruppo".
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