Addio a Pecoraro: una via dedicata alla pittura, dal figurativo al surrealismo
di Claudio Cabona
1 min, 1 sec
Vittorio Sgarbi: "le sue opere meritano di essere esposte a Palazzo Ducale"

Si è spento a 72 anni il pittore Achille Pecoraro. Sin dai primi anni '70 si stabilisce a Borzoli (piccola frazione sulle alture di Genova), dove il Maestro ha uno studio di pittura ed esercita l'attività artistica. A fianco dei quadri, le tele, i pennelli, i colori... la sua fida batteria Ludwig color madreperla (non tutti lo sanno ma Achille è un ottimo percussionista, ha suonato per anni con il gruppo de “I Poeti”). Tra gli estimatori del Maestro Pecoraro ci viene segnalato anche il nominativo di Sergio Sandrini, bravissimo pianista, uno dei primi nella formazione del cantautore Gino Paoli e che accompagnato anche altri grandi Artisti (Bruno Lauzi, Enzo Jannacci, Luigi Tenco ed altri). Achille e Sandrini si sono conosciuti in un noto locale di Albaro (Genova) il Mix in Glass ed anche quando le loro strade si son divise i 2 si son rincontrati spesso ad Alassio (dove il pianista s'è reso autore d'una ardita/indimenticabile performance) e a Torino (il 14 aprile 1974 Achille esponeva in una sua Mostra personale alla Galleria Torre e ad un tiro di schioppo Sandrini suonava allo Swing Club di Via Botero). Il noto critico Vittorio Sgarbi, intervistato dal Secolo XIX, ha chiesto che le sue opere vengano esposte a Palazzo Ducale.
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