ArcelorMittal, Furlan: "Incontro positivo: acciaio prioritario per la ripartenza del paese"
di Marco Innocenti
Così il segretario della Cisl al termine dell'incontro con il governo
Clima positivo e disteso all'uscita dall'incontro fra governo e sindacati sul tema ArcelorMittal, svoltosi a Roma presso gli uffici del ministero dello sviluppo economico. "L'incontro è stato positivo - ha detto il segretario generale Cisl, Annamaria Furlan - perché abbiamo ascoltato alcune cose fondamentali. La prima è che il governo ritiene strategica la produzione dell'acciaio nel nostro paese. Anzi, visto che con il Recovery dobbiamo immaginare un paese che riprende a crescere, l'acciaio sarà ancora più importante. La seconda è che viene riconfermato l'accordo di dicembre col governo Conte, con l'ingresso di Invitalia e di conseguenza vengono confermati anche gli investimenti. Restano aperti i problemi già sottolineati ma sapere che si conferma l'accordo e che la produzione dell'acciaio è strategica per il paese, è una cosa che quanto meno ci permette di dire che l'incontro è stato positivo".
"La sospensiva preoccupa ma aspettiamo l'11 marzo - ha aggiunto Furlan - per capire come si esprimerà il Consiglio di Stato. Siamo però convinti che nel rispetto dell'ambiente e del lavoro, il fatto che comunque si voglia continuare a produrre acciaio è positivo. Non abbiamo parlato del blocco dei licenziamenti ma noi abbiamo già detto a Draghi cosa pensiamo: riteniamo di confermare che in questo momento sbloccare i licenziamenti significa un dramma per il nostro paese e non possiamo immaginare che le persone, oltre alla paura di contagiarsi, debbano avere anche la paura di essere licenziati. Vanno modificati gli ammortizzatori sociali e vanno attivate le politiche attive del lavoro. Stamani poi c'è stato un incontro informale con Confindustria, anche quello positivo. Abbiamo messo sul tavolo i vari problemi che abbiamo davanti e su alcune questioni - ha concluso Furlan - c'è la volontà di analisi congiunta e, se possiamo, anche di soluzioni congiunte".
Reazioni all'incontro a Roma anche da parte dei rappresentanti sindacali della Liguria. "Sicuramente è stato un incontro costruttivo - fa sapere Christian Venzano, segretario generale Fim Cisl Liguria - per quelle che sono state le parole del Ministro Giorgetti: ha ribadito che l’acciaio è strategico per l’Italia. Ma adesso aspettiamo di capire il pronunciamento del Consiglio di Stato e auspichiamo che non ci sia uno stop, che porterebbe conseguenze drastiche per la siderurgia in Italia. Ok l’ingresso di Invitalia, come confermato dell’accordo di dicembre, ma ci aspettiamo delle risposte sul piano industriale che è ancora in discussione e ci aspettiamo risposte precise per quanto riguarda lo stabilimento di Genova”.
"In questo quadro - ha fatto sapere Bruno Manganaro, segretario generale Fiom Cgil Genova - Invitalia cioè lo Stato deve entrare senza tentennamenti nella società con Mittal e aprire con il sindacato un vero confronto sull'Accordo Stato/Mittal e sul Piano Industriale. Quelle di oggi infatti sono dichiarazioni importanti, ma l'esperienza insegna che sono i fatti a valere. Per la Fiom vanno difesi tutti i siti di Arcelor dal sud al nord con la piena occupazione e la produzione ai massimi livelli. Per difendere i lavoratori bisogna difendere i posti di lavoro. Questo ha fatto la Fiom in questi anni a Genova e questo continuerà a fare".
Il governo ha chiarito che "la produzione di acciaio va difesa - conclude Manganaro - perché ha un valore sociale ed industriale fondamentale per l'Italia. Un tema da Golden Power, cioè da poteri speciali dello Stato per salvare industria e occupazione da qualsiasi tempesta".
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