Benveduti, da Regione ad Ansaldo: "Dispiace lasciare squadra perfetta, ora entro in un'azienda in ripresa"
di Lorenzo Aluigi
Già responsabile dello Sviluppo economico, ora dovrà lavorare al rilancio della storica industria genovese
Andrea Benveduti lascia la giunta regionale della Liguria, dove era responsabile dello Sviluppo economico, per passare ai vertici di Ansaldo Energia, come codirettore generale dello sviluppo del business (Senior Vice President Business Development): "Ho fatto l'assessore - dice - per quasi sei anni. Abbiamo cominciato poco prima del crollo del ponte Morandi. Insieme ne abbiamo viste di tutti i colori, tra crolli, guerre, pandemie, ma siamo riusciti come amministrazione a essere più possibile pronti in tutte le occasioni. Mi è stato chiesto di mettere a disposizione di Ansaldo la mia esperienza manageriale, dispiace lasciare una squadra come questa, anche in virtù del rapporto che si era creato. Ringrazio tutti per la collaborazione, da associazioni a sindacati, alla Camera di commercio alle imprese".
Il futuro si chiama Ansaldo, un nome fondamentale della storia industriale genovese. "Ansaldo energia è un'azienda storica con potenzialità importanti, che si sta rilanciano e ristrutturando. Ho pensato alla proposta e l'ho accettata, penso che il mondo delle turbine a gas ci accompagnerà ancora per i prossimi 25 anni. Anche il governo mi ha confermato che questa azienda resterà strategica, e il finanziamento di 650 milioni da parte di CDP ne è la riprova. Conosco bene questa realtà, considerando che quando lavoravo in Axpo ci sono state diverse collaborazioni. Concentreremo sull'azienda tutti gli sforzi per renderla veramente centrale. Ci lavoreremo, il nuovo ad Fabbri è una persona molto competente e con tante conoscenze, ci sono ottime premesse".
"Per quanto riguarda l'assessorato - aggiunge - lasciamo un'impronta ordinata, dove abbiamo utilizzato il 100% delle risorse a disposizione. Il mio successore avrà tempo di muoversi al meglio con le dovute tempistiche. Grazie a tutti coloro che mi hanno dato l'opportunità di fare questa esperienza, dal ministro Salvini al vice ministro Rixi, passando per il presidente Toti e tutti i miei collaboratori, nonché il mondo dell'economia. Il mio staff è stato esemplare, grazie di cuore, mi hanno supportato con molto affetto".
"Dovrei iniziare in Ansaldo - prosegue - il 13 novembre, non ho ancora formalmente comunicato le dimissioni perché non voglio lasciare buchi di continuità. Quando ero ragazzino mio padre mi parlava di Ansaldo e chi lavorava lì aveva una grande fierezza di portare la sua esperienza a disposizione dell'azienda. Vogliamo rendere Ansaldo al livello d'importanza di Fincantieri. Dobbiamo contribuire a sviluppare questa azienda per i nostri figli e per il futuro. Io sarò sempre a disposizione per un confronto, andrò a coprire un ruolo che come assessore ho affinato, ma mi dovrò impegnare in dei percorsi nuovi. Accetterò consigli e mi metterò ancora più in gioco".
"Il presidente Toti - conclude - mi ha abbracciato con affetto, ci siamo sempre rispettati molto e mi ha espresso il suo rammarico per perdere un assessore che ha dato molto, ma era contento per la nuova avventura che mi coinvolgerà. Il mio partito (Lega, ndr) ha espresso il dispiacere di perdere un assessore che avesse un'idea della materia in cui opera, ma allo stesso tempo mi hanno detto che l'italia abbia bisogno di persone capaci in aziende importanti e strategiche. Non entro nel nome del successore, sono sicuro che l'interlocuzione che porterà al nome del nuovo assessore sarà svolta al meglio".
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