Carige, il Fitd stringe sulle offerte: lunedì decisione
di Redazione
Ore decisive per trovare una soluzione per Carige dopo le tre offerte presentate al Fondo interbancario di tutela dei depositi.

Ore decisive per trovare una soluzione per Carige dopo le tre offerte presentate al Fondo
interbancario di tutela dei depositi.
Gli advisor del Fitd stanno ultimando il lavoro sulle tre proposte in modo da poter arrivare ad una decisione nel corso della riunione fissata per lunedì pomeriggio. Con il passare delle ore si delinea sempre di più uno scenario che vede una contesa tra Bper e Credit Agricole.
Nelle prossime ore si riunirà il consiglio d'amministrazione della banca guidata da Piero Montani per 'ammorbidire' l'offerta presentata al Fitd il 14 dicembre scorso, accantonata dal fondo presieduto da Salvatore Maccarone per incompatibilitàstatutaria, per rilevare l'88% del capitale di Carige (80% detenuto dal Fitd e 8% da Ccb). L'offerta non vincolante prevedeva il prezzo simbolico di un euro, previa ricapitalizzazione per un miliardo di Carige, e la successiva opa a 0,80 euro per la quota di minoranza.
Ora le attese sono per un'offerta in grado di competere con quella del Credit Agricole, che si dice abbia limitato l'onere a carico del Fitd a circa 600-700 milioni.
Se anche Bper abbassasse le sue pretese a 600-700 milioni di euro, la proroga al 30 giugno dei benefici fiscali alle fusioni, decisa in manovra a fine anno, consentirebbe al gruppo modenese di beneficiare comunque di una 'dote' analoga al miliardo di euro chiesto al Fitd lo scorso 14 dicembre, con una proposta che era stata accolta positivamente dal mercato. Carige e Bper potranno infatti convertire in crediti fiscali 380 milioni di Dta (attività fiscali differite), con un beneficio netto calcolato dagli analisti di Equita in 320 milioni. Inoltre i costi di ristrutturazione, che erano stati stimati da Bper in base alla situazione al 30 settembre di Carige, potrebbero essere leggermente più contenuti in relazione ai progressi fatti dalla banca nel trimestre appena chiuso.
Tra gli altri contendenti nulla trapela, con il 'no comment' di Credit Agricole e le scarse possibilità di vittoria da parte del fondo Cerberus che non può beneficiare dei benefici fiscali.
Sulla cessione di Carige arriva la posizione del segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni, il quale annuncia una "decisa mobilitazione" se le scelte che saranno fatte andranno a "penalizzare il personale della banca". "Pretendiamo soluzioni sostenibili e realizzabili con un minimo di buon senso, - afferma - a partire dalla ricerca e dalla individuazione di un partner industriale che garantisca il minor impatto per i territori, per l'occupazione e per la clientela". Il responsabile economico della Lega, il senatore Alberto Bagnai, ha chiesto invece di affrontare la vicenda Carige nella Commissione d'inchiesta sul sistema bancario, partendo da una "immediata convocazione del presidente del Fitd Salvatore Maccarone".
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