Cgil Liguria, il nuovo segretario Calà: "Precarietà primo nemico. Pnrr occasione da non mancare"
di Redazione
Sul passo indietro di Fulvia Veirana: "Non tutti hanno il suo coraggio. Troveremo senz'altro il modo perché continui ad essere una risorsa per il sindacato"
Palermitano, 55 anni, una lunga esperienza nella sua città con le categorie dei metalmeccanici e degli edili e da un anno nella struttura nazionale della Cgil accanto a Maurizio Landini, il nuovo segretario della Cgil ligure Maurizio Calà ha il compito da un lato di riportare la pace interna dopo lo scossone provocato dalle dimissioni di Fulvia Veirana, dall'altro di rilanciare il ruolo del sindacato sia nella fase delicata di progettazione dei fondi del Pnrr sia nel rapporto con i lavoratori di tutta la regione.
Calà parla della Liguria come di una "regione complessa" con "grandi opportunità ma anche tante crisi e che ha accumulato ritardi".
I dati vedono scendere la cassa integrazione a gennaio 2022 del -63% rispetto all'anno prima, ma schizzano gli infortuni sullo stesso periodo +106%. Per le donne l'aumento degli infortuni è del 149%. Le assunzioni nel 2021 salgono del 15% sul 2020 ma segnano comunque un -14,7% sul 2019. Delle assunzioni solo il 18% è a tempo indeterminato e le donne sono sempre le più penalizzate.
Per Calà "si pone una enorme questione che riguarda la precarietà che va affrontata a Roma, con la cancellazione delle leggi sbagliate, ma anche sul territorio con una azione sindacale diretta a stabilizzare i precari pubblici e privati".
Rispetto alle dimissioni di Veirana il neo segretario chiarisce: "In un'organizzazione grande come la nostra è normale che ci siano opinioni diverse, ma quello che è successo qui è importante perché abbiamo una segretaria che ha fatto un passo indietro e non sono cose che succedono tutti i giorni"
Sul futuro della dimissionaria: "Ne sto parlando con lei e insieme troveremo un ruolo all'interno del sindacato che valorizzi la sua esperienza e le sue competenze".
Calà mette al centro della sua azione le infrastrutture. "I soldi del Pnrr vanno spesi bene - ricorda - è un appuntamento con la storia a cui non possiamo mancare". Un altro tavolo fondamentale sarà quello sulla sanità: "Il governatore Toti si è voluto assumere una responsabilità importante mantenendo la delega alla sanità ma questo significa che a un maggior potere, devono seguire una maggiore responsabilità e maggiore confronto".
Per rilanciare il ruolo del sindacato "bisognerebbe intanto cominciare a ragionare su quali sono i progetti e i piani industriali. Il primo problema è dirsi cosa si vuole fare" E sui tavoli regionali sul Pnrr Calà dice che "bisogna dargli gambe con un confronto vero e una programmazione concreta". Infine un appello all'azione sindacale: "Deve essere unitaria: è una scelta obbligata perché quando il sindacato è unito sono più forti i lavoratori".
Poi ha parlato dell'Ucraina. "Più che mandare armi abbiamo bisogno in questi momenti di riorganizzare le piazze, come è avvenuto sabato a Roma per costruire una grande famiglia di pace".
"Noi ovviamente stiamo dalla parte del popolo ucraino - ha precisato - e non crediamo che un dittatore come Putin possa esportare la democrazia visto che nel suo Paese la democrazia non è garantita". Insieme alle piazze "ovviamente ci sono gli strumenti diplomatici che tutti gli Stati devono attivare - ha concluso - ma visto che il leader russo non sembra aver paura delle armi ma è spaventato dal peso crescente dell'opinione pubblica, le piazze sono un grande strumento per convincere Putin a ritirarsi".
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