Diga di Begato, 100 famiglie ricollocate in nuovi alloggi a Genova
di Alessandro Bacci
Bucci: "Entro la fine del 2020 l'edificio non esisterà più "
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Sono arrivate a cento su 386 le famiglie residenti nel quartiere di edilizia residenziale pubblica delle cosiddette 'Dighe' di Begato a Genova a cui sono state consegnate le case di nuovi alloggi in vista della demolizione e riqualificazione della zona. È il dato emerso stamani al laboratorio di ascolto di via Maritano dove il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, l'assessore regionale all'Urbanistica Marco Scajola, il sindaco Marco Bucci, l'assessore comunale ai Lavori pubblici Pietro Piciocchi e l'amministratore unico di Arte Girolamo Cotena, hanno consegnato le chiavi a due famiglie della Diga che si trasferiranno una nel centro storico l'altra a Bolzaneto.
"Pensiamo di spostare l'80% delle famiglie delle dighe entro Natale, il 100% entro febbraio 2020, per poi avviare la demolizione" spiega Scajola. "Un'operazione di rigenerazione urbanistica di importanza nazionale, per la prima volta si interviene qui per non avere più ghetti" ha aggiunto Toti.
"Entro la fine del 2020 le Dighe di Begato non esisteranno più - sottolinea Bucci -. Stiamo affrontando e definendo un tema che a Genova è argomento di discussioni da decenni. A differenza del passato, quando si dibatteva senza poi prendere decisioni per risolvere la questione Diga di Begato, oggi siamo già in una fase avanzata grazie ad una soluzione tracciata mesi fa da Regione e Comune".
Nella Legge di Stabilità 2020 della Regione Liguria ci sarà uno stanziamento straordinario di 4 milioni di euro alle aziende di edilizia territoriale liguri "per favorire la ristrutturazione delle case popolari in disuso e riaffittarle nel più breve tempo possibile". Lo annuncia il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. "Vogliamo aumentare di molto il ricircolo delle case sfitte in modo tale che la demolizione della Diga di Begato non peserà sul bilancio di chi è in coda per una casa popolare. Anzi, avvieremo un volano virtuoso per consegnare molte più case popolari nel corso del 2020" ha detto Toti spiegando le ragioni dello stanziamento straordinario.
"In futuro il social housing a Genova sarà diffuso, non sarà più ghettizzato in un'area, ma sarà diffuso all'interno delle altre aree della città, non vogliamo più che ci siano aree dove c'è soltanto un certo tipo di attività, di famiglie, di industria o di uffici". E' la strategia per l'edilizia residenziale pubblica del futuro illustrata dal sindaco Marco Bucci durante un sopralluogo al complesso di case popolari della Diga di Begato, dove già cento su 386 famiglie sono state trasferite in un altro alloggio in vista del progetto di demolizione della Diga e riqualificazione dell'area.
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