Ex Ilva: Sanac, tre ordini del giorno in Parlamento per rilanciare l'azienda
di Redazione
Accolti dal governo i documenti di Fdi, Progressisti e Pd
Il rilancio della Sanac, azienda controllata dal ministero dello sviluppo economico in amministrazione straordinaria dal gennaio 2015. passa anche dalla ripresa degli ordini da parte delle Acciaierie d'Italia e oggi anche il Parlamento chiede al governo di farsi carico della vertenza che coinvolge gli stabilimenti in Sardegna (Assemini), Toscana (Massa) Liguria (Vado Ligure) e Piemonte (Gattinara) dove operano complessivamente circa 300 lavoratori.
Sono infatti tre gli ordini del giorno accolti dal governo dopo l'approvazione del decreto sull'ex Ilva di Taranto: uno di Fdi, uno di Avs e uno del Pd. "Ancora una volta il governo Meloni, con la sottosegretaria Bergamotto, ha ribadito l'impegno nei confronti della Sanac approvando il nostro ordine del giorno nel decreto ex Ilva - dicono i deputati sardi Salvatore Deidda, Gianni Lampis, Francesco Mura e Barbara Polo con l'esponente toscano Alessandro Amorese, firmatari dell'ordine del giorno approvato - L'odg prevede di porre in essere ogni azione per assicurare la ripresa degli ordini da parte di Acciaierie d'Italia, mantenendo il livello occupazionale anche nelle fasi di valutazione della proposta di Beltrame. Un impegno continuo per una azienda e le sue maestranze che hanno dimostrato di poter stare nel mercato per capacità e utilità".
"Il comparto industriale della Sardegna vive da tempo una crisi profonda. Sono ben quattro i tavoli di crisi attivi al Ministero delle imprese e del Made in Italy, uno di questi riguarda Sanac - afferma Francesca Ghirra dei Progressisti - Il Governo si è impegnato a riconvocare urgentemente il tavolo ministeriale per affrontare i nodi del bando di vendita e degli ordinativi, nonché mettere in atto tutte le iniziative utili a salvaguardare i livelli occupazionali e riportare gli ordini di materiale refrattario da Acciaierie D'Italia verso Sanac".
Infine l'odg presentato da Marco Simiani ed Emiliano Fossi (Pd), impegna il governo "ad intervenire per assicurare che Acciaierie d'Italia riprenda gli ordini nei confronti di Sanac, ponendo fine alla situazione di cassa integrazione in cui versano centinaia di lavoratori".
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