Genova, Leonardo stoppa la ricerca di partner per l'automazione
di Edoardo Cozza
Nota dell'azienda sull'interruzione della selezione: "Non abbiamo individuato soggetti che garantiscano uno sviluppo solido del polo: ora ci riorganizziamo"
Leonardo "ha deciso di interrompere il processo di selezione del partner per il business di automazione, non potendo oggi individuare un soggetto in grado di assicurare un solido sviluppo futuro al polo genovese". La società "sta conseguentemente lanciando un approfondito percorso di analisi per definire i necessari interventi sull'organizzazione, la governance e i processi, nell'ottica di affrontare al meglio lo scenario competitivo del business automazione con una struttura di costi snella e la forte agilità operativa necessaria per il recupero della redditività ad oggi non soddisfacente.
"I numerosi soggetti, che hanno presentato un'offerta - spiega la società - non hanno garantito soddisfacimento alle imprescindibili condizioni e requisiti fissati da Leonardo per il futuro del business di automazione in termini di un progetto di lungo periodo e investimenti adeguati per la giusta valorizzazione delle tecnologie e delle competenze di automazione".
"Genova - indica la società dell'aerospazio, difesa e sicurezza - continua a rappresentare per Leonardo un'area di riferimento per lo sviluppo delle proprie attività industriali e di business. Recentemente Leonardo ha lanciato in questo territorio la sua iniziativa strategica più significativa di lungo periodo: la realizzazione del più avanzato centro di competenza dedicato a supercalcolo, intelligenza artificiale e cloud che guiderà il processo di digitalizzazione di Leonardo e contribuirà in maniera significativa a quello dell'intero Paese. Un progetto, di risonanza e di valenza internazionale, che sta generando un valore diffuso nella città, mettendo a sistema con le Università e i centri di ricerca del territorio come l'IIT (Istituto Italiano di Tecnologia), nuove competenze e nuove aree tecnologiche in grado di far crescere e attrarre talenti a Genova".
"Questa iniziativa insieme ai Leonardo Labs, all'attività di Cyber Security e ai sistemi di comunicazione terrestri e navali, di navigazione, ai sistemi di cifratura e ai data link confermano i presupposti per la costituzione di un nuovo tessuto industriale sano e competitivo. Il futuro si costruisce grazie alla capacità di fare scelte di questo tipo, frutto di una visione chiara, di piani di sviluppo coerenti e con investimenti adeguati. Questo - sottolinea la società - conferma l'assunzione di grande responsabilità di Leonardo nell'interesse delle persone e della città anche per le generazioni future".
Soddisfazione da parte del mondo sindacale: “Giusta la scelta di non far uscire la BU Automation dal perimetro Leonardo. I sacrifici fatti dai lavoratori hanno pagato, così come hanno pagato le sinergie del territorio” spiega Marco Longinotti della Fim CISL di Genova. “Il territorio ha fatto squadra facendo capire che svendere una realtà storica con un importante futuro industriale davanti sarebbe stato un gravissimo errore. Ora però occorre rilanciare la BU utilizzando al meglio le risorse importanti che la compongono ed investendo in nuovi progetti” conclude Christian Venzano Segretario Generale della Fim Liguria.
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