Genova: Marco Ferrari e "Il partigiano che divenne imperatore", presentazione al Ducale il 22 aprile

di Stefano Rissetto

2 min, 7 sec

Lo scrittore spezzino racconta una straordinaria storia vera tra Resistenza, Africa e spionaggio internazionale

Genova: Marco Ferrari e "Il partigiano che divenne imperatore", presentazione al Ducale il 22 aprile

In occasione dell’80° Anniversario della Liberazione, martedì 22 aprile alle ore 17.30 nella Sala del Minor Consiglio di Palazzo Ducale a Genova, verrà presentato il libro Il partigiano che divenne imperatore di Marco Ferrari (foto gentilmente concessa da Paolo Gassani) edito da Laterza.  Un appuntamento speciale che si inserisce nel calendario delle celebrazioni per il 25 aprile e che racconta una pagina quasi leggendaria della storia antifascista, tra romanzo d’avventura e rigore storiografico. A discuterne con l’autore saranno Paolo Battifora, coordinatore del Comitato Scientifico dell’Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell’Età Contemporanea, e Giuliano Galletta, giornalista dell’Associazione per un Archivio dei Movimenti. L’ingresso all’evento è libero, fino a esaurimento posti.
 

Il libro di Ferrari ricostruisce una vicenda al confine tra storia e romanzo, che sembra uscita dalla penna di Graham Greene: la missione in Etiopia di tre antifascisti italiani — Ilio Barontini, Anton Ukmar e Domenico Bruno Rolla — reduci dalla guerra civile spagnola e scelti dai servizi segreti francesi e britannici per organizzare la resistenza abissina contro l’occupazione fascista.  Siamo nel 1938. Il livornese Barontini, figura di spicco delle Brigate Internazionali, viene incaricato di coordinare le forze partigiane etiopi con l’appoggio del Negus Hailé Selassié. Attraversa Egitto e Sudan con messaggi segreti ricamati su fazzoletti di seta e giunge nelle aree controllate dalla guerriglia. Con lui, giungono in Africa anche l’ex ferroviere sloveno Anton Ukmar e l’antifascista spezzino Bruno Rolla.
 

Il loro compito: alimentare la resistenza locale, già attiva contro le forze coloniali di Mussolini.  Barontini arriva a comandare un esercito di oltre 250.000 uomini, guadagnandosi il titolo simbolico di vice-imperatore d’Etiopia. Con lo scettro imperiale in mano, pubblica un giornale bilingue, tiene a bada i ras locali e contribuisce a scrivere un capitolo quasi dimenticato della lotta al fascismo.  L’avventura si conclude nel 1940 con una rocambolesca fuga da predoni e malattie. I tre si ritrovano a Khartum, dove scattano la loro unica fotografia insieme. Da lì, le loro vite si dividono, ma restano segnate dall’impegno per la libertà: Ukmar diventa comandante partigiano in Liguria, Rolla opera nella Resistenza in Abruzzo, Barontini continua a essere un simbolo per il movimento comunista italiano.
 

Marco Ferrari, giornalista e scrittore spezzino, è autore di numerosi titoli per Laterza, tra cui Mare verticale, Alla rivoluzione sulla Due Cavalli (da cui venne tratto l'omonimo film del regista Maurizio Sciarra, Pardo d'Oro a Locarno nel 2001, e che ebbe come sequel Ritorno a Lisbona cinquant'anni dopo) e il bestseller L’incredibile storia di António Salazar.

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