Genova, Tricapodanno sotto inchiesta: bufera sugli appalti affidati a Mediaset
di Redazione
Ipotesi di danno erariale e pressioni politiche al centro delle indagini
L'inchiesta della magistratura contabile della Corte dei Conti sulla festa del Tricapodanno potrebbe essere ad una svolta decisiva. Gli inquirenti ipotizzano uno spreco di denaro pubblico nelle manifestazioni organizzate dalla Regione Liguria, che potrebbero aver comportato un danno erariale significativo.
Nei giorni scorsi, in gran segreto, una funzionaria del Comune di Genova, responsabile dell'ufficio Eventi, è stata interrogata negli uffici della magistratura contabile. La dirigente, che avrebbe firmato le delibere economiche della kermesse, ha risposto a tutte le domande, ricostruendo l'iter che ha portato alla realizzazione degli eventi e spiegando le ragioni dietro la scelta di Mediaset come emittente televisiva ufficiale.
Come riportato sulle pagine de "Il Secolo XIX", gli investigatori ipotizzano che un appalto di quasi 500 mila euro sia stato suddiviso in quattro parti per evitare una gara pubblica e assegnare direttamente gli incarichi a Mediaset. Gli atti dirigenziali relativi alla suddivisione delle spese del Comune di Genova sono al centro delle analisi.
La Procura della Corte dei Conti, guidata da Roberto Leoni, ha avviato accertamenti sulla congruità dell'investimento sostenuto dal Comune e dalla Regione per l'organizzazione delle serate, inclusa l'ultima, trasmessa in diretta nazionale da Mediaset. Il fascicolo è nelle mani del magistrato Marco Ferraro, che sta approfondendo le edizioni del Tricapodanno per entrambe le annualità.
Oltre all'indagine contabile, anche la Procura ha aperto un'inchiesta, guidata dal magistrato Walter Cotugno, per valutare eventuali reati contro la pubblica amministrazione. Le verifiche si concentrano in particolare sull'edizione 2023-2024, che ha visto esibirsi i The Kolors e Mr. Rain, con la serata finale del 31 dicembre presentata da Federica Panicucci in diretta su Canale 5.
Il vicesindaco di Genova, Pietro Picciocchi, ha difeso l'iniziativa, definendola una straordinaria operazione di marketing e sostenendo che non ci sia stato alcun illecito. Ha spiegato che solo una determina riguarda il Capodanno di Mediaset, per un importo di 109.360 euro a favore di Genetiko Communication, mentre le altre spese sono relative agli eventi del 29 e 30 dicembre.
Gli sviluppi dell'inchiesta nelle prossime settimane potrebbero portare a nuovi risvolti significativi, mentre la magistratura contabile prosegue le sue indagini per fare chiarezza su possibili sprechi di denaro pubblico.
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