Genova, tunnel subportuale: sì unanime dell'Autorità di sistema del mar ligure occidentale
di Redazione
la delibera contiene alcune prescrizioni su addebiti, indennizzi, varco Etiopia e riempimenti delle Calate
Il Comitato di Gestione dell’Autorità di sistema portuale del mar ligure occidentale, considerati i profili pianificatori e concessori connessi all’intervento, si è espresso con voto unanime sul progetto del tunnel subportuale in vista dell'approvazione definitiva da parte della Regione nell’ambito del procedimento Paur. Il parere favorevole prevede una serie di prescrizioni all'opera volte a limitare al massimo le interferenze che il cantiere potrà creare all’operatività del porto di Sampierdarena, anche in termini di viabilità, essendo già in piena attività i lavori del Programma Straordinario con investimenti complessivi pari a circa in atto per 3 miliardi di euro.
Il Comitato ha altresì deliberato che ogni addebito e richiesta di indennizzo da parte di concessionari delle arre interferite sarà a carico di Autostrade per l'Italia, il gruppo che ha progettato e realizzerà il Tunnel.
Nella delibera si chiede una verifica prioritaria sulla possibilità di reinserire il Varco Etiopia in quota, previsto dal Programma straordinario e cancellato dal progetto del Tunnel per consentire un più veloce e snello afflusso di veicoli provenienti dall'autostrada A7. In subordine viene richiesto ad Autostrade di coordinare i cantieri del Tunnel con i flussi di traffico.
La delibera contiene inoltre alcune prescrizioni in merito ai riempimenti delle Calate. In particolare, nell’ambito del riempimento di Calata Concenter, previsto quale riempimento definitivo, viene chiesto un allineamento tra l’attuale testata di Ponte San Giorgio ed un corrispondente avanzamento dell’attuale testata di Pone ex Idroscalo, necessario ad assicurare la corretta realizzazione dell’opera marittima anche sotto il profilo delle funzioni di ormeggio mentre, con riferimento al riempimento definitivo di Calata Giacone, previsto attualmente quale deposito intermedio in luogo di Calata Bengasi, lo stesso potrà essere oggetto del nuovo Piano Regolatore Portuale ovvero di altra procedura di modifica del PRP vigente.
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