Hacker infiltrano i server di un’azienda genovese, truffa da 18mila euro con IBAN spagnoli

di Emilie Lara Mougenot

1 min, 31 sec

Violato il sistema informatico della TeknIT, società dell’imprenditore e consigliere comunale Valter Pilloni: i truffatori hanno ottenuto pagamenti fraudolenti

Hacker infiltrano i server di un’azienda genovese, truffa da 18mila euro con IBAN spagnoli

PER CHI HA POCO TEMPO

1️⃣ Gli hacker hanno violato i server della TeknIT, ottenendo accesso ai dati aziendali
2️⃣ Per tre mesi hanno inviato fatture false, incassando 18mila euro su conti spagnoli
3️⃣ La frode è stata scoperta quando il vero fornitore ha sollecitato il pagamento

LA NOTIZIA NEL DETTAGLIO

Gli hacker hanno violato i server della TeknIT, società guidata dall’imprenditore e consigliere comunale di Genova Valter Pilloni, riuscendo a ottenere pagamenti fraudolenti per un totale di 18mila euro. La truffa è stata scoperta quando un fornitore ha inviato un sollecito per mancati pagamenti. Pilloni ha denunciato l’accaduto alla Polizia Postale, che ha aperto un’indagine.

Attacco informatico – I criminali informatici si sono infiltrati nei sistemi aziendali della TeknIT inserendo trojan nei computer e monitorando le comunicazioni. Così facendo, hanno avuto accesso alla posta elettronica e alle fatture aziendali.

Frode sofisticata – Spacciandosi per un vero fornitore, gli hacker hanno inviato fatture false per tre mesi consecutivi, tra dicembre e febbraio. I pagamenti venivano dirottati su tre diversi IBAN spagnoli registrati presso due istituti di credito.

Scoperta e denuncia – Il raggiro è emerso quando il vero fornitore ha chiesto il saldo delle proprie fatture. Pilloni, accortosi dell’anomalia, ha subito denunciato tutto alla Polizia Postale, che ha individuato la vulnerabilità sfruttata dai truffatori: un server aziendale sempre acceso, esposto agli attacchi informatici.

Rischio internazionale – Secondo le autorità, Spagna e Portogallo sono spesso usati come basi per questo tipo di frodi, grazie alla facilità con cui si aprono conti correnti in quei Paesi.

L’appello di Pilloni – “Se vedete un IBAN spagnolo, fate sempre verifiche” ha avvertito l’imprenditore. “Dico sempre: indossate cintura e bretelle. Il modo in cui questi hacker agiscono è subdolo e difficile da individuare”.

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