Il premio "Porto Venere Donna" alla inviata Giovanna Botteri
di Claudio Cabona
Ha raccontato i più importanti scenari di guerra, riceverà il riconoscimento l'8 agosto
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Anche quest’anno il Comune di Porto Venere è felice di poter ospitare e patrocinare la XXIV edizione del Premio Porto Venere Donna e, come ogni anno, la Consulta Provinciale Femminile della Spezia si è impegnata nell’individuazione di una donna dall’importante personalità, che abbia dedicato le sue doti migliori alla carriera lavorativa, non per dimostrare qualcosa agli altri, ma per valorizzare sé stessa e le proprie capacità. L'8 agosto, sul palco allestito in Piazza Spallanzani, con la splendida Chiesa di San Pietro alle spalle, questo apprezzato riconoscimento, rappresentato con una scultura del Maestro Francesco Vaccarone, sarà assegnato ad una donna che è riuscita, con impegno, tenacia e tanta passione, ma anche con doti di professionalità e capacità, a raccontarci, con non poco sacrificio, alcuni tra gli avvenimenti più importanti del mondo.
Giovanna Botteri, laureata con lode in Filosofia, è giornalista professionista. Nel 1990 è redattore, tre anni dopo le vengono affidati gli incarichi di inviata. Come inviata speciale ha seguito i più importanti avvenimenti internazionali, a cominciare dal crollo dell'Unione Sovietica e l'inizio della guerra nella ex Jugoslavia nel 1991. Da allora ha seguito tutti i grandi conflitti: dal 1992 al 1996 è in Bosnia e nella Sarajevo assediata, poi è in Algeria, Sudafrica, Iran, Albania, Kosovo. Nel 2001 è a Genova per il G8. Tra il 2001 e il 2005 segue i conflitti in Afghanistan e Iraq: filma in esclusiva mondiale l'inizio dei bombardamenti su Baghdad e l'arrivo dei carri armati statunitensi nei mesi di marzo e aprile del 2003.
Dal 2005 insegna al Master di Studi Internazionali del polo universitario di Trieste, Udine e Gorizia. Nel 2006 è in Libano, con il contingente di pace italiano e in Siria, per l'inizio della rivolta anti Assad. Nell'aprile del 2007 entra in esclusiva nella centrale nucleare iraniana di Natanz. Nel maggio 2007 le viene affidato l'incarico di corrispondente per i servizi giornalistici radiofonici e televisivi Rai dagli Stati Uniti, dove segue tutta la campagna elettorale che porterà all'elezione del primo presidente afroamericano della storia e la grande recessione economica con il crollo di Wall Street. Un esempio tutto al femminile di impegno e sentimento nei confronti di una professione non sempre semplice.
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