La cannabis light torna legale, 3mila attività restano aperte
di Redazione
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Sotto la soglia dello 0,5% di Thc potrà essere commercializzata, un business da 500 milioni di euro
È passato l'emendamento che legalizza la vendita di cannabis light a basso contenuto di Thc. Un sospiro di sollievo per circa 3mila tra aziende e produttori in Italia. Il principio attivo della cannabis dovrà essere inferiore allo 0,5%. In questo modo risulta prima di effetti psicotropi e di conseguenza esclusa dalla tabella delle droghe. L'accordo è stato raggiunto dall'intera maggioranza, con la firma da parte di un altro senatore del Movimento 5 Stelle, Francesco Mollame, di Loredana De Petris e Paola Nugnes (LeU) e di Monica Cirinnà e Daniela Sbrollini (Pd). Per lo Stato resta attivo un giro economico da circa 500 milioni di euro l'anno. Tante le attività anche in Liguria dove lo scorso 30 magigo i giudici del tribunale del Riesame di Genova avevano stabilito in una sentenza della Cassazione che "La cannabis light non può essere sequestrata "preventivamente" se non viene provato che il livello di Thc supera lo 0,5%. Il caso era nato dal sequestro in un negozio di Rapallo del 3 giugno 2019. Il giudice, anticipando il significato del nuovo emendamento, ha così restituito la merce ai proprietari dichiarando illegittimo il sequestro.
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