Liguria, industria: 15 milioni per le aree di crisi non complessa
di Redazione
La procedura consente alle pmi di richiedere agevolazione con una parte a finanziamento a tasso agevolato (1,5% annuo) e una parte a fondo perduto
“Regione Liguria prosegue con il proficuo lavoro per lo sviluppo economico del nostro territorio, incentivando nuova occupazione e tutelando le competenze imprenditoriali anche nelle aree più fragili, dove l’espansione aziendale è più difficile. Apriranno infatti domani, grazie all’impegno dell’assessore Alessio Piana, le candidature al nuovo bando da 15 milioni di euro dedicato alle imprese dei 38 Comuni liguri riconosciuti all'interno dell'Area di crisi industriale non complessa. In particolare, questa giunta - rende noto il consigliere regionale della Lega Sandro Garibaldi (presidente della III commissione Attività produttive) - intende accompagnare il rilancio industriale e occupazionale anche di quelle Aree del Genovesato (22 Comuni) approvate nel 2016 a livello nazionale con un decreto direttoriale del Mise. Rientrano all'interno dell'Area i Comuni di Genova (aree portuali, parte della Val Polcevera, aree di Cornigliano, Erzelli, entroterra di Voltri), Borzonasca, Casarza Ligure, Castiglione Chiavarese, Carasco, Chiavari, Cicagna, Cogorno, Coreglia Ligure, Favale di Malvaro, Lavagna, Leivi, Lorsica, Mezzanego, Moconesi, Ne, Neirone, Orero, Rezzoaglio, San Colombano Certenoli, Santo Stefano d'Aveto, Tribogna".
"La procedura consente alle micro, piccole e medie imprese di richiedere un’agevolazione che combina una parte a finanziamento a tasso agevolato (1,5% annuo) a copertura del 75% dell’investimento a una parte a fondo perduto che può raggiungere fino al 25% dei costi ammissibili. Sono consentite spese, anche quelle avviate a partire dal 1° luglio 2023, per l’acquisto di suolo aziendale (massimo 10% delle spese), fabbricati, opere edili e impiantistiche nella misura del 50% (incluse le spese di progettazione e collaudo), acquisto di macchinari, impianti produttivi e attrezzature nuovi di fabbrica, acquisto di programmi informatici, brevetti, licenze, know-how (massimo 20% investimento), prestazioni consulenziali (massimo 10% investimento), studi di fattibilità, valutazione d’impatto ambientale, certificazioni di qualità aziendale ed ambientale, interventi per l’introduzione di innovazioni del sistema distributivo attraverso l’adozione di soluzioni tecnologiche e/o sistemi digitali. Le imprese interessate potranno presentare domanda accedendo al Sistema bandi online di Filse dal 23 al 31 luglio”.
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