Liguria, rischio frane: si va verso l'adozione del progetto di Pai "dissesti morfologici"
di Redazione
L'assessore regionale Giampedrone: "L'impegno della Regione Liguria in tal senso continuerà, sia in termine di investimenti in interventi di difesa e sviluppo, sia fornendo assistenza alle Amministrazioni comunali"
Prima seduta per la Conferenza programmatica per l'espressione del parere sul Progetto di Pai (Piano di assetto idrogeologico) da parte delle Regioni Toscana e Liguria. L'incontro si è tenuto questa mattina a Sarzana (La Spezia), alla presenza degli assessori Monia Monni della Regione Toscana e di Giacomo Raul Giampedrone della Regione Liguria.
Il progetto di Pai "dissesti geomorfologici", spiega una nota, è il nuovo strumento pianificatorio di cui si è dotata l'Autorità di bacino per la gestione del rischio da dissesti geomorfologici alla scala distrettuale. Il nuovo Piano interessa non solo il bacino dei fiume Arno e Serchio e i bacini regionali toscani, come avvenuto nel 2019, ma, grazie ad un forte coordinamento con le regioni, anche i bacini liguri e il Magra. Coordinate dalle regioni, con il supporto dell'Autorità di bacino distrettuale, alla Conferenza hanno partecipato le 46 Amministrazioni comunali territorialmente competenti per il territorio del bacino del Magra e del torrente Parmignola. Il lavoro proseguirà il 22 marzo a Genova, nella seconda seduta di Conferenza che interesserà i bacini regionali della Liguria. L'obbiettivo è uniformare gli strumenti per poter poi agire con maggior efficacia nei territori a rischio frane.
"Si apre oggi un processo di partecipazione vera e di approfondimento che offre giusto protagonismo ai Comuni - sottolinea Monni -. Il Pai, redatto dall'Autorità di distretto è il prodotto di una diffusa collaborazione tra istituzioni e si dipana su scala interregionale, mettendo a frutto la storica collaborazione tra Regione Toscana e Regione Liguria".
Per Giampedrone "questa collaborazione molto significativa tra due regioni che hanno patito il problema del dissesto idrogeologico diventa un punto di partenza indispensabile per la corretta gestione del territorio, oltre che per una complessiva semplificazione delle procedure connesse. L'impegno della Regione Liguria in tal senso continuerà, sia in termine di investimenti in interventi di difesa e sviluppo, sia fornendo assistenza alle Amministrazioni comunali e la scelta di mantenere una sede dell'Autorità di bacino a Sarzana sta proprio a testimoniare questo impegno".
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