L'ordinanza "anti Vespa" diventa soft: divieti dal primo novembre
di Redazione
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Stop solo nel cuore del centro, ma via libera sulle direttrici a mare e a monte

Gli ormai rari vespisti genovesi tirano un sospiro di sollievo, lo stop alla circolazione nelle vie del centro è legge ed entrerà in vigore dal primo novembre, ma con molti corridoi "umanitari" in modo che i proprietari di Piaggio Px e Ts (questi ultimi davvero rarissimi ) che abitano in pieno centro possano usarla come gli altri genovesi, ma ovviamente non nell'area del centro città.
Si potrà circolare lungo la direttrice a mare, da Di Negro a corso Saffi, e pure via Marconi, e lungo le strade di circonvallazione a monte di Castelletto.
Si potrà sgommare sulla Sopraelevata Aldo Moro e pure lungo le rampe di accesso. Vietato invece avvicinarsi alle due stazioni ferroviaria di Principe e di Brignole e questo potrebbe essere un problema per i pendolari che usano la vespa per andare a prendere il treno.
Insomma lo stop alle Vespe c'è, ma alla fine la giunta Bucci, ha partorito un intelligente topolino, che di certo non risolverà i problemi dello smog, ma almeno consente a Genova di mettersi in linea con le direttive comunitarie ed evitare sanzioni e pure, si ipotizza, proteste e manifestazioni di contestatori in Px e Sprint Veloce.In base al documento proposto dall'assessore alla Mobilità Matteo Campora il divieto sarà in vigore nella fascia oraria dalle 7 alle 19 di tutti i giorni feriali. Dunque prima dell'alba e dopo il tramonto, ma anche la domenica, via libera per tutti.
L'ordinanza interessa autoveicoli privati a benzina Euro1; autoveicoli privati alimentati a diesel Euro 2; ciclomotori e motocicli Euro 1; ciclomotori e motocicli a motore termico a due tempi di categoria inferiore o uguale a Euro 1.
Sono esclusi dai divieti i mezzi zero emissioni o elettrici, quelli alimentati a gpl o metano, i veicoli del trasporto pubblico, dei soccorsi, delle forze dell'ordine o quelli intestati agli enti pubblici, i veicoli con targa estera e i veicoli, ciclomotori e motocicli inseriti nei registri nazionali dei veicoli storici regolarmente certificati.
Il sindaco Marco Bucci ha così portato a termine un percorso iniziato dal suo predecessore Marco Doria, costretto a ritirare una delibera simile (ma in realtà molto più restrittiva) per la votazione contraria di parte della sua maggioranza.
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