Mense ospedaliere, lavoratori in sciopero: "Se la Regione non cambia rotta sarà lotta"
di Andrea Carozzi
Al termine dell'incontro con l'assessore Sonia Viale è arrivata la soluzione
Presidio e slogan davanti alla Regione Liguria dove è in corso un incontro tra sindacati e assessorato, sul bando di gara per la ristorazione negli ospedali. I lavoratori delle mense chiedono modifiche al bando indetto da Alisa per San Martino, Asl2, Asl5 e Asp Brignole che, secondo i lavoratori, non garantisce la piena occupazione di chi oggi opera in appalto e in subappalto.
"Oggi più che mai quando la pubblica amministrazione sottoscrive i bandi di gara deve tenere conto delle parti sociali - sottolinea Simona Nieddu segretaria Filcams Cigl - perché la clausola sociale che salvaguarda il posto di lavoro nel passaggio di appalto tra un'azienda è l'altra è stata indebolita".
"La situazione interessa circa 250 persone - sottolinea Silvia Avanzino, di Fisascat Cisl - noi chiediamo alla Regione di ritirare il bando perché non è concepibile che queste lavoratrici rischiano il posto".
"Noi abbiamo chiesto modifiche sostanziali a un bando che non offre garanzie alla tenuta occupazionali - spiega Eugenio Iacquinandi, di Uiltucs - e ora la scelta deve essere politica. Se vogliono garantire il lavoro devono accogliere le nostre modifiche o revocare il bando".
Alla fine, dopo le proteste si è trovata una soluzione per le lavoratrici e i lavoratori degli appalti della ristorazione sanitaria regionale, 250 in tutta la Liguria di cui un centinaio al San Martino, che si erano mobilitati dopo la pubblicazione del nuovo bando di gara. Filcams, Fisascat e Uiltucs chiedevano un sistema di punteggio incentivante a garanzia della piena occupazione. "A seguito dell'incontro odierno con l'assessore Viale - spiegano i sindacati - abbiamo ottenuto l'inserimento di un punteggio specifico per le aziende che dichiareranno in fase di offerta l'assorbimento del 100% del personale già operante". In questo modo viene resa più stringente la clausola sociale.
"Si è trovata la ragionevolezza - spiega l'assessore alla sanità, Sonia Viale - e un punto di incontro, nel rispetto delle normative, con una particolare attenzione alla tutela dei posti di lavoro. Si trattava di una procedura in proroga dal 2013, e quindi per la nostra amministrazione era obbligatorio bandire una nuova procedura di gara. La clausola sociale c'era ma non soddisfaceva i sindacati ma siamo riusciti, dopo una serie di tavoli tecnici a trovare una sintesi che soddisfa sia la parte pubblica che quella datoriale. Questo è un messaggio di rasserenamento del clima che va incontro alle aspettative di molti".
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