Niente risarcimento al pompiere morto, protesta davanti al tribunale
di Redazione
Il titolare della Europam Costantino ha garantito che s'impegnerà affinché l'assicurazione risarcisca la famiglia
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Presidio dei pompieri davanti al tribunale di Genova i vigili del fuoco genovesi per chiedere giustizia per Giorgio Lorefice, a 50 anni, morto in servizio il 26 gennaio 2005 intervenendo con la sua squadra nell’incendio di un’autocisterna di gpl a Serra Riccò che esplose nel corso dell’intervento.
Alla manifestazione hanno preso parte anche lavoratori di altre realtà come Iren, Ireti e i tassisti. Ma pochi i cittadini: nonostante la solidarietà sui sociali, alla fine dei conti, gli abitanti presenti davanti al tribunale sono stati pochi.
Dopo la pronuncia del tribunale civile che a dicembre ha condannato le società Europam, Saregas e l’autista dell’autocisterna al pagamento tramite le assicurazioni di 1 milione e 200 mila euro di risarcimento (di cui 750 mila alla famiglia di Lorefice, il resto ai diversi pompieri che rimasero feriti), le assicurazioni hanno presentato ricorso dicendo fra l’altro che “l’esplosione è da addebitare a un intervento negligente/imprudente dei vigili del fuoco” e che questi “avrebbero dovuto allontanarsi per la loro incolumità”.
Dopo la protesta della famiglia Lorefice e il duro intervento del capo dei vigili del fuoco che ha definito il ricorso “un oltraggio alla dignità di tutti i servitori dello Stato che hanno perso la vita”, le assicurazioni hanno modificato i motivi del ricorso eliminando la parte che aveva suscitato rabbia e interventi.
Stefano Giordano, pompiere coordinatore del sindacato Usb che ha indetto il presidio, ha spiegato: “Sarà una giornata importante, chiederemo giustizia e dignità in una vicenda che mortifica le famiglie che hanno subito la perdita di un Vigile del Fuoco in servizio e per tutti i “Pompieri” d’Italia”.
Alla manifestazione hanno aderito anche i sindacati dei vigili del fuoco di Cgil, Cisl e Uil, il sindacato Si.Cobas e diversi comitati. Una delegazione di pompieri è salita in Procura per consegnare un documento al procuratore Francesco Cozzi, poi la marcia sino in piazza De Ferrari.
Nei giorni scorsi il presidente di Europam Mario Costantino aveva spiegato a Telenord che era all'oscuro della decisione dell'assicurazione di non pagare la polizza alla famiglia del vigile del fuoco aggiungendo che si sarebbe adoperato affinchè la compagnia di assicurazione cambiasse strategia: "L'ho appreso dai giornali e mi è dispiaciuto molto. Preciso che l'autista non lavorava per noi ma per una ditta in appalto, con questo noi non ci sottrarremo alle nostre responsabilità. Farò pressione affinchè l'assicurazione paghi, perchè per un'assicurazione non sono cifre pazzesche, ed è assurdo speculare sulla morte di un vigile del fuoco, li minaccerò di interrompere il nostro rapporto, non mi piace questo atteggiamento che hanno preso".
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