Piaggio Aerospace, Nicastro ai sindacati: “Avviate interlocuzioni con altri soggetti”
di Edoardo Cozza
Non essendo arrivata alcuna offerta vincolante e “cauzionata” da parte del gruppo di potenziali investitori a suo tempo individuato, è ripartita la ricerca
“La trattativa non è stata interrotta, tantomeno per volontà del Ministero dello Sviluppo Economico. Si è semplicemente arenata, in quanto non è stata presentata alcuna offerta vincolante e cauzionata. E noi non possiamo aspettare oltre”. Sono queste le parole con cui il Commissario Straordinario di Piaggio Aerospace, Vincenzo Nicastro, ha aperto l’incontro con le rappresentanze sindacali territoriali che ha avuto luogo oggi pomeriggio a Savona, presso la sede dell’Unione Industriali. Tema della riunione: un aggiornamento sul processo di vendita degli asset aziendali di Piaggio Aerospace, dopo che notizie di stampa avevano riferito di “negoziazioni interrotte” con gli ipotetici compratori.
“Il gruppo di potenziali investitori che avevamo individuato l’estate scorsa si è limitato a renderci note le condizioni che avrebbero posto all’acquisto”, ha spiegato Nicastro. “Vincoli per altro non coerenti con il disciplinare di gara a suo tempo da loro stessi incondizionatamente sottoscritto e per lo più legati ad eventi di difficile realizzazione. In pieno accordo con il MISE, abbiamo dunque deciso di non rimanere fermi, e di proseguire con la ricerca di un soggetto interessato a rilevare i complessi aziendali e a salvaguardare integrità dell’azienda, occupazione e competenze”.
Nel corso della riunione, il Commissario ha ricordato come il gruppo fosse stato scelto dopo un lungo iter di selezione che lo aveva portato ad avviare “una trattativa in esclusiva”: privilegio che è scaduto il 15 settembre scorso, “senza che nei successivi due mesi sia stato fatto il passo formale che ci aspettavamo”, ha commentato. “Con il venir meno di molte delle restrizioni ai viaggi che hanno caratterizzato la prima fase della pandemia”, ha proseguito, “abbiamo già raccolto l’interesse di vari altri soggetti, con i quali abbiamo avviato in questi giorni le opportune interlocuzioni”.
La procedura di vendita dei complessi aziendali dunque riparte, “ma non da zero”, ha sottolineato Nicastro. “Il lavoro preparatorio sulla data room è già fatto, mentre fisseremo scadenze molto serrate per le fasi di due diligence e di presentazione delle offerte: formalizzeremo questi aspetti con la pubblicazione di un nuovo annuncio a breve”. Nessun commento di merito, invece, sulla decisione del Governo di dirottare gli investimenti previsti per il sistema a pilotaggio remoto P.1HH su ulteriori velivoli P.180: “La scelta di non finanziare il drone in questa fase non è stata ancora formalizzata”, si è limitato a osservare Nicastro, “mentre sul valore industriale del progetto non potrà che esprimersi il futuro proprietario”.
L’azienda, che oggi occupa circa 900 persone, si appresta intanto a chiudere uno degli esercizi migliori degli ultimi anni: il fatturato per il 2021 è previsto in circa 150 milioni di euro, con un portafoglio ordini, al netto di quanto già fatturato in corso d’anno, che supera i 500 milioni di euro: un andamento industriale che, tra l’altro, “mette l’azienda al riparo da qualsiasi criticità di cassa”, ha precisato il Commissario Nicastro. Ulteriori commesse per 180 milioni circa di euro sono in fase di formalizzazione e verranno annunciate a breve. Sono invece 20 gli ordini del velivolo executive P.180, ricevuti sia da parte di clientela privata che istituzionale.
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