Ponte Morandi, il governo parte civile ma non contro Aspi. I parenti delle vittime: "Inquietante"
di Alessandro Bacci
Possetti: "Temiamo che questa parziale costituzione al processo sia il triste preludio di quello che potrebbe avvenire"
"Forse l'entusiasmo per un'inaspettata notizia ci ha oscurato la realtà, forse non interpretare la calma delle controparti, non ci ha fatto accendere i riflettori per osservare con la necessaria lucidità. La Presidenza del Consiglio ed il Mit si sono costituiti parte civile al Processo per il disastro del Ponte Morandi ma contrariamente alle prime sensazioni in aula, non e' coinvolta nell'iniziativa Aspi, che allo stato attuale non risulta interessata, questo e' inquietante". Lo afferma Egle Possetti, presidente Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi.
Ieri, Possetti aveva commentato in modo positivo la costituzione di parte civile ma in aula non si era capito subito che l'atto escludeva Aspi. "In queste ore e' stato anche firmato un accordo parallelo fra MIT ed ASPI, (coincidenza originale) che porterebbe investimenti e ricadute sul territorio ligure, positivi se non ci fosse lo spettro all'orizzonte della firma definitiva dell'accordo fra Cdp ed Aspi per la cessione della concessionaria - dice ancora Possetti in una nota -. Temiamo che questa parziale costituzione al processo sia il triste preludio di quello che potrebbe avvenire, noi continuiamo a ribadire che questo accordo, se firmato, getterebbe al macero la memoria delle 43 vittime, lo Stato negherebbe la sua funzione di equita', costringerebbe ad un esborso miliardario e ci farebbe sentire ancora una volta dimenticati. Non permettiamo tutti insieme che passi questa vergogna, non premiamo chi non lo merita".
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