Regno Unito, l'agrivoltaico potrebbe soddisfare quattro volte il fabbisogno elettrico del Paese senza sacrificare terreni agricoli

di Simone Galdi

2 min, 25 sec

Uno studio dell'Università di Sheffield evidenzia il potenziale della produzione agricola combinata all'energia rinnovabile

Regno Unito, l'agrivoltaico potrebbe soddisfare quattro volte il fabbisogno elettrico del Paese senza sacrificare terreni agricoli

Un nuovo studio dell'Università di Sheffield ha rivelato che l'agrivoltaico, la tecnologia che combina pannelli solari con attività agricole, potrebbe soddisfare oltre quattro volte il fabbisogno elettrico del Regno Unito. Il rapporto suggerisce che la diffusione su larga scala di questa soluzione permetterebbe di evitare la perdita di terreni agricoli destinati alla produzione alimentare, una preoccupazione crescente con l'espansione delle centrali solari tradizionali.

Potenziale elevato - La ricerca ha individuato diverse aree particolarmente adatte all'implementazione dell'agrivoltaico, tra cui Cambridgeshire, Essex, Lincolnshire e altre zone dell'est e sud-est dell'Inghilterra. Queste regioni presentano caratteristiche favorevoli come terreni pianeggianti, un ampio utilizzo agricolo, una buona connettività alla rete elettrica e un'elevata esposizione alla radiazione solare.

Sfide e preoccupazioni - L'attuale piano governativo per l'espansione dei parchi solari a terra ha sollevato timori riguardo alla sottrazione di terreni agricoli di alta qualità, all'impatto sulla produzione alimentare e alle possibili alterazioni del paesaggio. L'agrivoltaico, tuttavia, offre una soluzione innovativa: i pannelli fotovoltaici possono essere installati in modo da consentire la coltivazione o l'allevamento tra le strutture, permettendo così un utilizzo simultaneo del suolo.

Vantaggi concreti - Secondo lo studio, l'adozione diffusa dell'agrivoltaico potrebbe da sola soddisfare gli obiettivi fotovoltaici fissati dal governo britannico, eliminando il rischio di conflitti sull'uso del suolo. La tecnologia è già in uso in diverse parti del mondo, inclusi paesi con minore esposizione solare rispetto al Regno Unito, come la Scandinavia.

Dichiarazioni accademiche - La professoressa Sue Hartley, vicepresidente per la ricerca e l'innovazione dell'Università di Sheffield e coautrice dello studio, ha dichiarato: "Il governo e gli sviluppatori solari hanno piani ambiziosi per l'espansione delle centrali solari, ma ciò potrebbe mettere a rischio la disponibilità di terreni agricoli destinati alla produzione alimentare. L'agrivoltaico rappresenta una possibile soluzione, consentendo di produrre cibo ed energia pulita sullo stesso terreno e affrontando alcune delle critiche rivolte ai parchi solari."

Esperienze internazionali - L'Università di Sheffield ha già guidato un progetto da 1,4 milioni di sterline per l'installazione di sistemi agrivoltaici in Tanzania e Kenya. Oltre alla produzione di elettricità a basse emissioni di carbonio, la tecnologia ha mostrato benefici significativi in termini di incremento delle rese agricole e di conservazione dell'acqua, due aspetti cruciali in regioni vulnerabili ai cambiamenti climatici.

Risultati agricoli - La ricerca ha evidenziato che colture come mais, bietole e fagioli crescono meglio sotto l'ombra parziale dei pannelli solari. Questa copertura riduce l'evaporazione dell'acqua, migliorando l'efficienza idrica, mentre le superfici dei pannelli contribuiscono alla raccolta dell'acqua piovana, riducendo la necessità di irrigazione supplementare.

Prospettive future - Lo studio dimostra che l'agrivoltaico può rappresentare una soluzione strategica per la transizione energetica del Regno Unito, rispondendo alle esigenze di sostenibilità senza compromettere la sicurezza alimentare. Il potenziale di questa tecnologia è ampio, ma sarà necessario un impegno concreto da parte delle istituzioni per favorirne la diffusione e integrarla nei piani energetici nazionali.

Per restare sempre aggiornati sulle principali notizie sulla Liguria seguiteci anche su Whatsapp, su Instagramsu Youtube e su Facebook.