Rixi risponde al Pd sulla nomina del porto, nessuna poltrona da spartire

di M.C.

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Il viceministro alle Infrastrutture difende la scelta e accusa i Dem di criticare per principio e di voler occupare ruoli istituzionali

Rixi risponde al Pd sulla nomina del porto, nessuna poltrona da spartire

“Il Pd dovrebbe fare pace con se stesso”: con queste parole Edoardo Rixi, viceministro alle Infrastrutture e deputato della Lega, risponde alle critiche dei Democratici sulla recente nomina alla presidenza dell’Autorità Portuale del Mar Ligure Occidentale. Secondo Rixi, l’opposizione sarebbe “incoerente” e spinta da un’insoddisfazione pregiudiziale, legata alla mancata possibilità di incidere sulla scelta.

Critiche al Pd – “Da mesi ci chiedono a gran voce di nominare il nuovo presidente e, ora che la nomina è arrivata, non va comunque bene”, ha dichiarato il viceministro. “È evidente che siano scontenti a prescindere: forse brucia il fatto che, per una volta, non abbiano potuto occupare loro una poltrona, come da loro consolidata tradizione.”

Porto di Genova – Rixi ha ribadito che per il governo il porto non è oggetto di trattative politiche. “Il porto di Genova non è in vendita né sarà mai ostaggio di logiche di partito”, ha sottolineato.

Difesa dei commissari – Il viceministro ha anche preso le difese dei commissari che hanno gestito l’ente portuale in questi mesi. “Spiace constatare il livore del Pd nei confronti di figure che rappresentano un’istituzione, non uno schieramento politico: parliamo di un ammiraglio della Guardia Costiera e di un ex componente del CSM.”

Ringraziamenti – In conclusione, Rixi ha espresso apprezzamento per l’operato dei commissari: “Da parte mia non posso che ringraziarli per l’ottimo lavoro svolto in un periodo difficile, garantendo la trasparenza di tutti gli atti.”

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