Sciopero Leonardo, Toti: "Sono ottimista: sediamoci a un tavolo e mettiamo da parte le voci"
di Marco Innocenti
"Ho chiesto di nuovo un incontro urgente al governo. È necessario parlare di nuovi posti di lavoro e non di riduzione dell’organico o di cessioni"
“Leonardo è bene che mantenga tutte le sue linee di produzione. Ho già chiesto un incontro urgente al Governo, con una lettera firmata insieme al sindaco Marco Bucci, e siamo pronti a sederci intorno ad un tavolo per affrontare il tema. È necessario parlare di nuovi posti di lavoro e non di riduzione dell’organico o di cessioni di rami d’azienda perché in questo momento dobbiamo scommettere sulle capacità dei gruppi industriali del Paese e non si possono fare battaglie di retroguardia”. Così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti durante l’incontro con i lavoratori di Leonardo che chiedono che l'automazione resti in azienda.
“Sono ottimista – ha detto ancora Toti - perché è una vicenda che ha assunto toni kafkiani. L’azienda deve chiarire di credere e puntare nello sviluppo, Genova è una delle sedi storiche di Leonardo e sono certo che il Governo Draghi colga l’importanza, anche in vista degli investimenti futuri, di incentivare l’industria italiana. L’Italia deve ripartire dopo il Covid con l’intenzione di essere una grande potenza industriale, sediamoci intorno a un tavolo e mettiamo da parte spifferi e voci che non hanno senso. C’è bisogno che Leonardo giochi il suo ruolo di grande player industriale del paese”.
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