Scontri Genova, la questura aveva chiesto a CasaPound di cambiare il sito del comizio
di Redazione
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Plinio: “Ormai è inutile parlarne, in 50 anni mai vista tanta violenza, potevano uccidere”
La questura di Genova aveva chiesto per motivi di ordine di pubblica e sicurezza al portavoce genovese di CasaPound Gianni Plinio di spostare il sito per il comizio finale da piazza Marsala in un altro sito della città meno centrale o in un teatro, luoghi meno difficili da isolare della centralissima zona di piazza Corvetto.
Ma Plinio avrebbe risposto negativamente sottolineando che per una questione di principio, come ogni forza politica che partecipa alle elezioni, anche CasaPound aveva il diritto di scegliere il sito dove tenere la manifestazione finale della campagna elettorale.
Il retroscena non viene commentato da Plinio, che dopo avere detto che “è ormai inutile parlare di questo”, denuncia quando subito giovedì scorso.
“In 50 anni di politica e con alla spalle i comizi elettorali nei caldissimi anni '80 nelle fila del Msi non ho mai visto tanta violenza, giovedì ci sono state lanciate contro 5 bombe carta e delle biglie di ferro scagliate con le fionde che potevano ucciderci. Ora spero solo che la polizia riesca ad identificare i responsabili. Il ferimento del giornalista? Mi dispiace molto, anche perché conosco bene Stefano Origone, ma la colpa non è nostra bensì di chi ha innescato le violenze in piazza”.
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