Sindacati: "Per ITA venga applicato il contratto collettivo nazionale"
di Edoardo Cozza
Pellecchia (Fit-Cisl) e Viglietti (Uiltrasporti) ne chiedono l'adozione dopo l'incontro con i ministeri
“È un primo passo l’assicurazione dei Ministeri competenti che per Alitalia ci sarà la copertura di ammortizzatori sociali e formazione per il mantenimento delle certificazioni e la riqualificazione fino al 2022 con prospettive di estensione al 2023. I dicasteri hanno anche garantito l’impegno politico per accompagnare il processo in atto per il seguito”. È quanto dichiara Salvatore Pellecchia, segretario generale della Fit-Cisl, a valle dell’incontro di oggi su Alitalia presso il Ministero del Lavoro con i Ministeri di Economia e Finanza, Sviluppo economico e Infrastrutture e Mobilità sostenibili e i commissari della compagnia aerea.
Prosegue Pellecchia: “Da parte nostra abbiamo ribadito quella che secondo noi è la strada da percorrere: estensione della cassa integrazione fino al 2025, quando il decollo di Ita sarà definitivo, stando al piano industriale, e potrà assorbire ulteriormente le lavoratrici e i lavoratori di Alitalia, perché il nostro obiettivo imprescindibile è la tutela di tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori interessati dalla crisi perché nessuno resto indietro. Proprio con questo obiettivo abbiamo chiesto politiche attive che consentano alle persone interessate di conservare e aggiornare le certificazioni necessarie per mantenere la loro professionalità e anche acquisire quella necessaria per la gestione di nuovi aeromobili. Al tempo stesso abbiamo ribadito ai Ministeri competenti che una nuova azienda italiana di proprietà del Mef non può partire senza la definizione di un contratto collettivo nazionale di lavoro che sia nel solco delle previsioni del contratto di settore e pertanto confidiamo in una riattivazione del confronto con Ita in tempi brevissimi”.
Conclude il segretario generale della Fit-Cisl: “Con l’obiettivo di non ripetere gli errori del passato, abbiamo chiesto inoltre l’attivazione di una commissione di studio simile a quella attivato dal Mims a gennaio per la riforma del trasporto pubblico locale. Scopo di questa nuova commissione dev’essere analizzare le cause delle crisi delle aziende del trasporto aereo e proporre soluzioni, perché non c’è solo la vertenza Alitalia, ma l’intero settore era in crisi già prima della pandemia”.
Il segretario nazionale Uiltrasporti Ivan Viglietti, a margine dell’incontro con i Ministeri, riferisce che è stato chiesto al ministro Orlando un impegno affinché ITA applichi il contratto collettivo nazionale ai lavoratori.
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