Volo bloccato per l'Ucraina: colpa di ex pugile amante del whisky
di Michele Varì
Ne ha comprato una bottiglia al duty free dell'aeroporto e se l'è scolata in volo
Ha acquistato una bottiglia di whisky al duty free dell'aeroporto di Genova e se l'è scolata durante il volo, tanto che quando l'aereo stava sorovolando Bologna, ormai in preda ai fumi dell'alcol, si è denudato e ha iniziato a infastidire passeggeri, hostes e pure il pilota, mimando mosse da boxeur e mulinando minacciosamente le braccia nel vuoto.
E' stato proprio il pilota a chiedere aiuto alla torre di controllo di Genova avvertendoli che sarebbe tornato indietro, interrompendo il volo per Kiev, in Ucraina.
Sono i retroscena della singolare vicenda costata nei giorni scorsi una denuncia per attentato alla sicurezza dei trasporti ad un ex pugile ucraino di 35 anni a Genova per fare visita ad una sorella.
L'allarme è scattato alle 15.30 quando il comandante di un volo della Ernest ha avvisato la torre di controllo dell’aeroporto che avrebbe fatto rientro a Genova a causa passeggero ubriaco e molesto a bordo.
Gli agenti della polizia di frontiera d'accordo con il caposcalo di servizio del Colombo ed un medico predisponevano il protocollo previsto per queste emergenze.
Una volta atterrato l'aereo, due agenti salivano fra i passeggeri dove il personale di bordo indicava l'ubriaco, in evidente stato di agitazione. L'uomo consegnava subito una bottiglia di whisky quasi vuota che aveva acquistato al duty free dell’aeroporto e bevuta dopo la partenza dell’aereo, come lui stesso ametteva farfugliando con la bocca impastata dall'alcol.
I poliziotti, dopo averlo invitato a raccogliere i propri effetti personali, sparsi in più punti tra i sedili, lo accompagnavano fuori dall'aereo.
Nel frattempo le hostess riferivano di comportamenti molesti e di disturbo in generale messi in atto dal passeggero durante il breve periodo di volo.
Accompagnato poi nell'infermeria dello scalo, l'uomo veniva sottoposto ad un trattamento sanitario con somministrazione di calmanti che però non producevano grandi effetti. Il passeggero, infatti, dopo avere riferito con orgoglio di essere un pugile, si esibiva provando attacchi con “montanti" e "diretti” diretti nel vuoto, da lui poi giustificati come un "riscaldamento" prima del match.
Non solo: nonostante la presenza di quattro poliziotti che cercavano di calmarlo, il boxeur, anche in presenza della sorella, nel frattempo chiamata in aeroporto dagli agenti, mostrava chiari segni di impazienza e agitazione.
Per questo alla fine, dopo essere stato bloccato, è stato ricoverato con un trattamento sanitario obbligatorio all’ospedale villa Scassi di Sampierdarena.
L'aereo è poi decollato alle 18.30 alla volta di Kiev.
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