Accadde oggi: il 23 febbraio 1887 il più grave terremoto nella storia della Liguria

di M.C.

2 min, 7 sec

138 anni fa un devastante sisma colpì la Liguria occidentale, causando oltre 600 vittime e danni estesi fino alla Francia

Accadde oggi: il 23 febbraio 1887 il più grave terremoto nella storia della Liguria

Per chi ha poco tempo

1️⃣ Il terremoto del 23 febbraio 1887 fu il più violento mai registrato in Liguria

2️⃣ Oltre 600 vittime, con Diano Marina e Bajardo tra i centri più colpiti

3️⃣ Il sisma portò allo sviluppo della scala Mercalli per la valutazione dei danni

La notizia nel dettaglio

Il 23 febbraio 1887, la Liguria occidentale fu colpita dal più violento terremoto mai registrato nella regione. Il sisma, di magnitudo 6,5, ebbe epicentro al largo di Imperia e provocò devastazione tra Sanremo e Alassio, con danni che si estesero fino alla Francia. In totale, si contarono 644 vittime e circa 20.000 sfollati.

Le scosse – Il terremoto si manifestò in tre distinte scosse: la prima alle 6:22, seguita da una seconda alle 6:29 e dalla più distruttiva alle 8:51. Quest’ultima, di magnitudo 6,5, rase al suolo interi centri abitati, cogliendo molte persone nelle abitazioni o nei luoghi di culto.

Le aree colpite – Il sisma colpì duramente Diano Marina, dove nessuna casa rimase in piedi e si contarono oltre 500 vittime. A Bajardo, il crollo della volta della chiesa durante la messa del Mercoledì delle Ceneri causò 220 morti. Gravi danni furono registrati anche a Oneglia, Porto Maurizio, Sanremo, Ventimiglia e in numerosi comuni dell’entroterra ligure. Il sisma fu avvertito fino a Montpellier, Basilea e in Sardegna.

I soccorsi – I primi aiuti furono carenti e tardivi. A Diano Marina, il sindaco Ardizzone organizzò la prima distribuzione di pane ai sopravvissuti. Il Regio Esercito inviò il generale Maurizio Gerbaix de Sonnaz, mentre due compagnie di fanteria iniziarono i lavori di sgombero. Il medico locale, unico presente, curò i feriti finché non arrivarono rinforzi.

Interventi scientifici – Nei giorni successivi, i sismologi Giuseppe Mercalli e Torquato Taramelli furono inviati dal Ministero per analizzare il disastro. Il terremoto fu d’ispirazione per la creazione della scala Mercalli, pubblicata nel 1902, che rivoluzionò la valutazione dei danni sismici.

Danni internazionali – Il sisma colpì anche la Francia, dove Mentone, Nizza e Castillon subirono danni significativi. A Marsiglia crollò una scuola materna, causando vittime. Anche la Mole Antonelliana di Torino, ancora in costruzione, risentì delle oscillazioni.

Il maremoto – Il terremoto generò un maremoto con onde alte fino a quattro metri ad Alassio. Il mare si ritirò di 30 metri tra Mentone e Albissola Marina, causando danni alle coste.

Le conseguenze – Il governo Depretis VIII emanò una legge per la ricostruzione, riconoscendo 143 comuni colpiti. Bussana Vecchia, distrutta, fu abbandonata e ricostruita più a valle come Bussana Nuova.

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