Italia-Cina, Genova in missione a Roma: "Con gli accordi andremo fino in fondo"
di Fabio Canessa
5 min, 19 sec
Cosulich attacca: "Per colpa di Merlo occasione persa", ma Bucci tiene aperto alla joint venture
C'è anche una folta delegazione di Genova a Roma per la firma del memorandum d’intesa Italia-Cina con la visita del presidente a vita Xi Jinping. Un accordo che riguarda da vicino la città, non solo in quanto terminale della nuova Via della Seta, ma anche per gli investimenti che decideranno il futuro del porto. Nella capitale, oltre al mondo dei porti e dello shipping, ci sono anche il sindaco-commissario Marco Bucci, il presidente del porto Paolo Emilio Signorini e il viceministro ai trasporti Edoardo Rixi.
In questi giorni su Telenord un viaggio sulla nuova Via della Seta col nostro docufilm esclusivo ‘The New Silk Road’ alla scoperta delle rotte commerciali passate, presenti e future sull’asse Asia-Europa.
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Quello che verrà firmato sabato sarà un memorandum of understanding che dia supporto ai bandi di gara per gli investimenti in porto, un’intesa più leggera per Genova rispetto alla 'joint venture' inizialmente prevista col colosso delle costruzioni cinese CCCC (China Communication Construction Company). “Abbiamo approvato circa un miliardo di investimenti sul porto – ricorda il sindaco e commissario Marco Bucci intervistato da Telenord – e questa importante azienda cinese, la terza al mondo, ci darà supporto”. Il progetto di punta è quello della nuova diga foranea.
Bucci, che ha partecipato in giornata al workshop “Smart Cities and Digital Transformation Dialogue”, assicura che l’ipotesi della joint venture non è affatto accantonata: “Abbiamo impostato bene il nostro discorso, non vendiamo e tantomeno non svendiamo il nostro know-how. Il rallentamento lo abbiamo visto nelle procedure. Dobbiamo rispettare le regole del codice degli appalti che si applica anche fuori dall’Italia e dall’Europa. È una scelta fatta per essere più conservatori e garantisti nei confronti del denaro pubblico, quindi abbiamo deciso di andare a step. Questo non toglie che arriveremo fino in fondo”.
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Sulla concorrenza di altre città, Bucci smorza i toni: “La nostra offerta e quella di Trieste vanno assieme, noi siamo il riferimento per l’Europa Ovest e loro per l’Europa Est. Offriamo portafoglio servizi e strutture unico. Siamo in concorrenza invece col Nord Europa, per arrivare da noi servono 5 giorni in meno rispetto a Rotterdam, il mercato è concorrenza e noi ci mettiamo sul mercato disposti a farlo.
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"È stato un grande successo aver portato il presidente Xi Jinping in Italia. Mi meraviglio che personaggi come Luigi Merlo si permettano di contestare la grande importanza di questa visita e le possibilità di sviluppo per l'economia italiana portate dai cinesi. Molta gente non sa di cosa parla, non sa cosa vuol dire la Via della Seta", è l'attacco di Augusto Cosulich, genovese a capo di un impero dello shipping che da pioniere ha aperto tre sedi in Cina ed è a Roma per incontrare alti funzionari di Stato orientali e rappresentanti della Cosco, compagnia al numero uno per numero di navi al mondo.
"La Via della Seta permetterà di far transitare nel porto di Genova un milione di contenitori che attualmente vanno in Nord Europa - sostiene Cosulich -. La prima problematica è il costo delle prosecuzioni interne, al momento elevate, ma questo argomento deve essere discusso da persone competenti in logistica". In questi giorni nella capitale ci saranno tavoli dedicati al tema".
"Questi accordi sono solo programmatici, si è persa l'opportunità di essere più incisivi per avere più importanza. Ciononostante è stato fatto un passo avanti, si deve proseguire con accordi più specifici sul tessuto economico ligure e italiano per portare avanti i nostri interessi e anzitutto l'occupazione", conclude Cosulich.
LA VISITA E L'INCONTRO CON MATTARELLA
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"La cooperazione tra Italia e Cina sarà rafforzata con intese commerciali", ha detto Mattarella dopo il colloquio con il leader cinese Xi Jinping. "La firma del Memorandum è cornice ideale per imprese italiane e cinesi" e, ha aggiunto il presidente italiano, la Via della Seta "è una strada a doppio senso e devono transitare non solo commercio ma idee". "Il 2020 sarà l'anno culturale e del turismo tra Italia e Cina", ha annunciato il capo dello Stato.
"Ringrazio il presidente per l'accurata e squisita accoglienza: i due popoli nutrono profonda amicizia", ha detto Xi Jinping. Con Mattarella c'è stato un "incontro fruttuoso", ha aggiunto. La Cina "vuole uno scambio commerciale a due sensi", ha aggiunto. Pechino e Roma "sono due importanti forze nel mondo per salvaguardare la pace e promuovere lo sviluppo", ha detto il presidente cinese. "Alla luce del mandato italiano nel consiglio per i diritti umani dell'Onu, desidero auspicare che, in occasione della sessione del dialogo Ue-Cina sui diritti umani che si svolgerà a Bruxelles dopo quella che si è svolta a Pechino lo scorso luglio, si possa proseguire in un confronto costruttivo sui temi così rilevanti", ha aggiunto Xi Jinping.
"Cina e Italia sono partner strategici con mutuo rispetto e fiducia. Fra di noi non c'è nessun conflitto di interesse e sappiamo entrambi come rispettare le preoccupazioni della controparte", ha detto Xi Jinping incontrando i rappresentanti del Business Forum, del Forum Culturale e del Forum sulla cooperazione nei Paesi Terzi insieme a Mattarella. . Cina e Italia "dovrebbero mantenere scambi ad alto livello e do il benvenuto al presidente Mattarella perché visiti ancora la Cina", ha detto poi il presidente cinese.
Al Quirinale Xi, accompagnato dalla moglie, elegantissima in abito verde pistacchio, dopo una stretta di mano con Mattarella e con la figlia Laura, è stato ricevuto con gli onori militari. Sono stati suonati gli inni nazionali italiano e cinese e sul Colle ed è stata issata anche la bandiera di Pechino. Poi, attraversando una lunga passerella rossa, i due capi di Stato sono entrati nel palazzo per il loro colloquio.
Nella sua visita il presidente cinese incontrerà poi i presidenti di Senato e Camera, Casellati e Fico. In serata cena di Stato al Quirinale con 170 invitati. A chiudere l'evento sarà un concerto di Andrea Bocelli.
A smarcarsi dalla giornata dedicata a Xi è il vicepremier Matteo Salvini, che non parteciperà al pranzo ufficiale al Quirinale. Ma è da Bruxelles, dove i 27 sono riuniti per il vertice Ue, che è arrivato l'affondo più duro, da parte del presidente del Parlamento Ue e numero due di Forza Italia Antonio Tajani. Ma se Conte ha ostentato sicurezza, assicurando di non dover "convincere" i partner europei bensì semplicemente "informarli", perché c'è "pieno accordo", è stato ancora Mattarella, nella sua intervista, a spiegare i vantaggi non solo per l'Italia del Memorandum.
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